◉ AMBIENTE

Sulle Madonie la nuova vita dei boschi distrutti dagli incendi

Ha preso il via a Gratteri, in un’area di 10mila metri quadrati, l’intervento di ripristino ambientale e sostegno del territorio colpito dai roghi dello scorso settembre. L’obiettivo è rigenerare la macchia mediterranea, preservando il valore del Parco e l’area dell’abbazia di San Giorgio. L'iniziativa è parte del progetto “Le città che respirano” di Nespresso, col sostegno di Legambiente e AzzeroCO2

di Redazione

22 Novembre 2023

Un’area di 10.000 metri quadrati a Gratteri, nel cuore del Parco delle Madonie all’interno del Global Geopark Unesco, è protagonista di un importante intervento di rigenerazione ambientale, con l’obiettivo di rispristinare la macchia mediterranea andata distrutta a causa dei gravi incendi recenti che hanno interessato la zona lo scorso settembre. Un intervento che è parte integrante del progetto “Le città che respirano” di Nespresso, promosso dall’azienda per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano e intervenire in aree bisognose da un punto di vista di tutela, ripristino ambientale e sostegno del territorio.

Gratteri, alberi distrutti dai roghi

La città di Gratteri è infatti custode di un territorio ricco di storia e di biodiversità, che negli ultimi anni è stato teatro di devastanti incendi che ne hanno compromesso l’equilibrio ecosistemico. Nel settembre 2023, in particolare, un violento incendio ha distrutto oltre 2.000 ettari di terreno, tra cui parte del bosco e diverse abitazioni. Un territorio che non è nuovo a tali disastrosi eventi: nell’agosto del 2007 e ancora nell’estate del 2016 due episodi incendiari di inaudita violenza avevano già “martoriato” quest’area, riducendo in cenere migliaia di ettari di vegetazione e mettendo in pericolo la cittadinanza dei centri abitati nelle immediate vicinanze.  L’intervento di tutela ambientale, che ha preso il via oggi e che terminerà ad inizio 2024, avrà quindi l’obiettivo di contribuire al risanamento dei danni ambientali causati dal fuoco e preservare il valore naturalistico del Parco delle Madonie.

Nello specifico l’area è situata nelle vicinanze dell’Abbazia di San Giorgio costruita intorno all’anno 1100 dai monaci “Premostratensi” provenienti dalla Normandia. Qui si procederà inizialmente alla pulizia dell’area ed al taglio degli alberi danneggiati dal fuoco, ricreando le condizioni ottimali per la reintroduzione delle specie vegetali caratteristiche dell’habitat preesistente. Si lavorerà poi alla messa a dimora di 300 nuove piante per sostenere la rinaturalizzazione della zona. Particolare attenzione è stata posta nella scelta delle specie individuate tra quelle autoctone e in grado di resistere al fuoco come il Leccio, la Sughera, il Corbezzolo, il Mirto e l’Alloro.

Al via la piantumazione di nuovi alberi a Gratteri

“La scelta, da parte di AzzeroCO2, del territorio del mio Comune per un intervento di ricostituzione del ‘verde’ andato in fumo di seguito al gravissimo incendio dei giorni 21 – 22 settembre mi ha fatto gioire non poco – ha dichiarato il sindaco di Gratteri, Giuseppe Muffoletto -. L’iniziativa, infatti, possiede una forza simbolica di tutto rispetto giacché collegata alla voglia di rinascita comune alle popolazioni delle Madonie tremendamente sfigurate dagli eventi incendiari degli ultimi anni. Un grazie particolare rivolgo a Nespresso che si è fatta carico della spesa necessaria per la concretizzazione dell’iniziativa”.

L’iniziativa “Le città che respirano”, lanciata nel 2020 da Nespresso, rientra in “Mosaico Verde”, la grande campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente per coinvolgere aziende ed enti pubblici, con l’obiettivo di restituire valore al territorio e contrastare i cambiamenti climatici. Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune sono intervenuti il sindaco Muffoletto; Silvia Totaro, sustainability & she manager di Nespresso Italiana; Antonio Brunori, segretario enerale di Pefc Italia; Elena Piazza; responsabile dei progetti di forestazione di AzzeroCO2, e Legambiente Sicilia.

Pannello del progetto ‘Le città che respirano’

“L’intervento di rigenerazione ambientale cominciato oggi a Gratteri – ha dichiarato Silvia Totaro – rappresenta per noi una nuova importante tappa del progetto ‘Le città che respirano’ con il grande valore di intervenire in maniera tempestiva dopo gli accadimenti dello scorso settembre in questa zona meravigliosa. Puntiamo a una rinascita di questo luogo per restituirlo alla comunità che lo vive e lo ama, ma anche all’Italia intera come patrimonio nazionale. Il progetto fa parte del più ampio programma ‘Nespresso per l’Italia’ dedicato a iniziative concrete e locali sul territorio, che uniscono clima, persone, ambiente ed economia circolare con il recupero e il riciclo anche delle nostre capsule di caffè”

Quello che è iniziato a Gratteri è un progetto che vuole essere un segnale di ripartenza e che porterà numerosi benefici sul territorio: dal ripristino degli equilibri ecologici compromessi, consentendo alla natura di rigenerare in maniera spontanea flora e fauna autoctone, alla salvaguardia del grande valore ambientale e storico del Parco delle Madonie. Un’iniziativa che, realizzata in collaborazione con Pefc Italia, è più di un semplice intervento ambientale, ma rappresenta una concreta opportunità di rilancio per l’intero ecosistema della zona: riqualificare 10.000 metri quadrati significa infatti rafforzare in modo concreto la capacità di ripresa ambientale e paesaggistica dell’intero Parco per aumentarne anche la resilienza climatica.

L’abbazia di San Giorgio

“Pefc Italia è orgogliosa di collaborare alla realizzazione di questo progetto perché come in altre parti d’Italia si occupa di gestione sostenibile delle foreste esistenti e di rigenerazione delle aree che hanno subito disturbi ecologici biotici e abiotici come quelli causati dalla tempesta Vaia sulle Alpi o i danni nelle aree colpite da incendi boschivi”, ha commentato il segretario Antonio Brunori.

“Le città che respirano” – attraverso cui è stato reso possibile l’intervento di Gratteri – è l’iniziativa con la quale Nespresso si impegna, insieme a Legambiente e AzzeroCO2, a tutelare il patrimonio naturalistico e ambientale italiano, con l’obiettivo di rendere l’Italia sempre più verde, aumentarne la biodiversità e dare a tutti la possibilità di vivere attivamente il proprio territorio riscoprendone la bellezza. Un progetto che dal 2020 ha permesso di riqualificare oltre 67.000 metri quadrati di territorio italiano tra Piemonte, Lombardia e Lazio con interventi urbani all’interno e nelle periferie delle città, e in Puglia, Sardegna, e oggi in Sicilia, per supportare aree colpite da gravi incendi.

I boschi attorno a Gratteri

“Siamo orgogliosi di vedere concretizzarsi in Sicilia un importante progetto di ripristino ambientale, reso possibile grazie alla partnership con Nespresso. Un intervento che permetterà al territorio di Gratteri di guarire dalle ferite subite e che consentirà di ricreare le condizioni per far rinascere un ecosistema fortemente danneggiato dagli incendi, restituendo al territorio la sua complessità naturale e preservando un patrimonio di biodiversità unico – ha dichiarato Elena Piazza di AzzeroCO2 – . L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘Life Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.

“L’intervento avviato a Gratteri darà modo a quest’area del Parco di rigenerarsi attraverso la naturale ricostituzione della sua ricca biodiversità – ha dichiarato Mimmo Fontana, componente della segreteria nazionale di Legambiente – . Interventi come questo ci ricordano l’importanza della tutela attiva del nostro capitale naturale, capaci di coniugare salvaguardia ambientale e benefici per le comunità.