2024
Si ritorna nella Cappella delle Reliquie in Cattedrale. Poi abbazie medievali, leggende di santi e martiri, ville in riva allo Stretto. Il Festival chiude in bellezza nella Città dello Stretto sabato 28 e domenica 29 settembre
Dal 5 al 20 ottobre tre weekend alla scoperta del capoluogo. Si ammira la città dall'alto con diverse prospettive, focus sul barocco, itinerari inediti per la settima edizione del festival che apre sedici luoghi. Con un biglietto valido tutto il giorno ci si potrà spostare in autobus
A Trapani si vola in Piper su Favignana e si ammirano gli argenti delle Maestranze. A Mazara del Vallo ritornano visitabili, dopo un primo restauro, gli splendidi mosaici romani di San Nicolò Regale. Ad Alcamo si sale sulla cupola della Chiesa Madre e da lassù si abbraccia la vallata. Sabato 21 e domenica 22 settembre tre città da visitare con un unico coupon
Sabato 21 e domenica 22 settembre, Enna svela gli appunti delle Canossiane e le lettere dei deportati durante la guerra conservate all’Archivio storico. Si sale sulla Torre normanna e si può scegliere tra passeggiate e spettacoli. Leonforte presenta l’intero corpus di opere di Filippo Liardo, porta a una cartiera artigianale nata da due fratelli, mastri cartai. Sabato si raggiunge in bus da Palermo anche il birrificio 24 Baroni
Sabato 21 e domenica 22 settembre si scoprono le macchine tipografiche dell’Istituto di beneficenza intitolato a re Umberto I, l’antica abbazia di Santo Spirito dove nacque l’amaro Averna e il complesso funerario di Parco Palmintelli. E si visita anche Borgo Guttadauro, dove nessuno volle mai abitare
Sabato 21 e domenica 22 settembre a Bagheria ci si divide tra le tele di Renato Guttuso e carretti dipinti di Minico Ducato, senza dimenticare i percorsi fuori porta e le immersioni; a Termini Imerese la meraviglia di un palazzo affrescato da Gregorietti, narrato dagli stessi proprietari, e una mostra di arredi sacri e paramenti alla chiesa degli “Scappuccini”. Nel segno dell’antimafia a Corleone, dove apre una residenza raccontata dal suo proprietario, figlio del pretore Ugo Triolo, vittima di mafia. Ma si potrà anche camminare nel bosco di Ficuzza con un ornitologo esperto