affreschi
La settecentesca Villa Pignatelli era una delle residenze della nota famiglia di imprenditori. Restaurata da Giuseppe Damiani Almeyda e ampliata da Ernesto Basile, è circondata da un parco rigoglioso studiato da docenti universitari e all’interno preziosi affreschi di Antonino Leto
Delle tre originarie sale resistono soltanto gli affreschi in quella di prima classe, attribuiti a Rocco Lentini e ai suoi aiuti. Sulla volta sono ritratti diversi putti tra le nuvole che sostengono i simboli del telegrafo, delle ferrovie, della Marina e dell’Aeronautica. Al centro un ottagono più piccolo raffigura i segni zodiacali
Consegnati i lavori che riguardano l'area presbiterale in cui è presente la coesistenza di elementi decorativi di diverse epoche. Si recupera inoltre la pavimentazione, il trono reale e gli armadi della sacrestia
Restaurato il prezioso ciclo pittorico settecentesco che racconta i momenti salienti della vita di San Francesco. Gli interventi sono stati finanziati dall’assessorato regionale ai Beni culturali e curati dalla Soprintendenza etnea
Aggiudicata la gara d’appalto per i lavori nella zona dell’abside centrale del monumento, che conserva parte del pavimento normanno, sculture e affreschi minacciati dalle infiltrazioni
Un giovane avvocato di Mendoza ha scoperto di essere discendente di Diego Norrito, pittore settecentesco mazarese poco conosciuto, che ha affrescato la chiesa del Santissimo Crocifisso di Calatafimi Segesta