Turismo, cultura e natura: nuovi progetti per ripartire
Dai mini tour in barca, a fari che diventano alberghi, fino alle bici elettriche. Tante le proposte ammesse a finanziamento con fondi europei
di Guido Fiorito
17 Aprile 2020
Nonostante il necessario blocco dell’attività dovuto al coronavirus, qualcosa si muove nel campo del settore del turismo siciliano. C’è chi pensa al futuro e al miglioramento dei propri servizi per attirare, quando sarà possibile, nuova clientela. Ventidue progetti di altrettante aziende sono stati ammessi ad un finanziamento nel quadro dei fondi europei di sviluppo regionale 2014-2020. La graduatoria definitiva è stata pubblicata da euroinfosicilia.it, il portale dedicato alla programmazione dei fondi europei.
Si tratta, in questo caso, di progetti legati a prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di siti culturali e naturali (“attrattori” nel quadro dell’azione 3.3.2 in linguaggio burocratico). Per esempio quelli riconosciuti dall’Unesco o inseriti in una lista della Regione Sicilia. Tra i progetti c’è l’acquisto di bike elettriche per i turisti; interventi sul faro di Capomulini, vicino Acireale, che sarà trasformato in albergo; il finanziamento di attività di charter nautici, per esempio, di un hotel della zona del barocco ibleo che vuole allungare ad una settimana l’ospitalità ai turisti, realizzando pacchetti che aggiungono ai tre giorni utilizzati per visite ai monumenti, un mini tour in barca alla scoperta delle coste del Ragusano. Altri progetti riguardano la creazione di app per pubblicizzare e attirare l’offerta turistica via web e riguardano anche pub e ristoranti, da Palermo a Cinisi, fino Trapani, Alcamo, San Giovanni la Punta, Taormina.Questo l’elenco delle società ammesse ai finanziamenti: Vincia, Albatur, Zanga, Juparanà di Filippo Lipari, A&G, G&Partners, Thalassa, Grana, Angelino, Ad-Majora, Medusa di Di Rosa Cusenza & C., Società turistica alberghiera taorminese, Anyday Services, Turisthotels, Antipodes di Francesco La Piana, Sea Group, Salf, Mo, Di Giovanna, Gilmotors di Giuseppe Di Giliberto, Ponte, Davide Bolazzi. I contributi a fondo perduto vanno per ciascun progetto da 82.000 a 226.000 euro, per un totale di oltre 3,2 milioni di euro di risorse europee.La formula prevede che ciascun progetto debba avere il costo massimo di mezzo milione di lire: il 45 per cento è coperto da fondi europei, il resto è a carico dell’imprenditore. “Il fatto che l’imprenditore debba investire più di metà di soldi propri – dice Vincenzo La Rosa, dirigente al dipartimento Attività produttive della Regione – fa sì che si tratti di progetti realistici e ben definiti”. Alcuni sono stati già avviati in questi giorni. Per farsi trovare pronti quando sarà superata l’emergenza.