Turista stregato da Palermo, c’è il festival e non va più via
Un cinquantenne bergamasco è arrivato in città, con l'intenzione di fermarsi per pochi giorni, ma poi ha deciso di restare scoprendo Le Vie dei Tesori
di Giulio Giallombardo
22 Ottobre 2019
Un colpo di fulmine tra gli stucchi del Serpotta e i tetti del centro storico. Doveva essere una vacanza di pochi giorni a Palermo, ma si è trasformata in un viaggio lungo un mese e mezzo. Non è certo un turista “mordi e fuggi” Davide Tencati, 52enne bergamasco che è arrivato il 18 settembre scorso, con l’intenzione di passare qualche giorno nel capoluogo siciliano, e che poi ha deciso di fermarsi fino a ottobre, per scandagliare, una ad una, le bellezze della città durante il festival Le Vie dei Tesori.
“Pensavo di fermarmi qualche giorno, poi è iniziato il festival e ho deciso di restare più a lungo, adesso in pratica ho superato il mese di permanenza a Palermo”, racconta Tencati, funzionario amministrativo della Città metropolitana di Napoli, laureato in economia e prossimo ad una seconda laurea in psicologia. “Sono molto contento di tutto quello che sto vedendo – prosegue – e la cosa divertente è che quando mando le foto dei quattro o cinque monumenti o siti che riesco a visitare in un giorno, tutti i miei amici al Nord o a Napoli restano stupiti per tutta la bellezza che c’è in questa città, nonostante io non sia neanche a un terzo dei luoghi che si possono visitare”.Sono in tutto una cinquantina i siti visti finora dal turista, che, grazie un lungo periodo di ferie, ha pianificato giorno per giorno un itinerario diverso, ma tornando anche negli stessi luoghi per poterne apprezzare tutti i dettagli. “Ricordo la passione dei ragazzi che hanno raccontato alcuni luoghi, trasmettendo un’empatia come se fossero stati loro gli autori delle opere d’arte che descrivevano. È stato un ascolto bellissimo, penso alla chiesa di Sant’Orsola, alla chiesa degli Agonizzanti, a quella di San Matteo o alla cripta Lanza. Tra gli altri luoghi del festival che ho visitato ricordo anche con emozione il rifugio antiaereo sotto piazza Pretoria e la chiesa di San Giovanni Decollato, all’Albergheria, dove si svolgono attività sociali per i ragazzi disagiati, cosa che mi ha molto colpito”.C’è poi la cupola del Santissimo Salvatore, dove Tencati è salito addirittura quattro volte: “Un luogo forse meno panoramico di altri campanili o torri, ma che mi dà una certa pace”, confessa. E ancora l’oratorio di San Domenico, quello di Santa Cita o oppure quello di San Lorenzo, “dove ti perdi tra gli angeli e statue del Serpotta e ogni volta, camminando piano e guardandoli con calma, puoi scoprire un particolare nuovo”.Il viaggio di Davide a Palermo dovrebbe concludersi il prossimo weekend, con la visita, tra gli altri luoghi, alla Palazzina dei Quattro Pizzi all’Arenella. Nonostante in passato sia stato a Palermo per qualche weekend, l’occasione di aver potuto godere di centinaia di monumenti aperti nello stesso periodo dell’anno ha fatto la differenza. “Tutto questo mi ha molto emozionato, – conclude – ho scoperto una Palermo che non conoscevo. Vivo a Napoli da 16 anni e trovo che il sud restituisca un’emozione particolare, a cui si aggiunge però il calore unico del popolo siciliano, che ho trovato molto amabile in qualunque situazione. Un’esperienza davvero indimenticabile”.