Un film ripercorre la storia di San Benedetto il Moro

Presentato il progetto “Ubuntu”, vincitore del bando regionale della Sicilia Film Commission 2021, dedicato al tema universale della migrazione a partire dalla figura del co-patrono di Palermo

di Redazione

31 Marzo 2022

In lingua bantu indica la benevolenza verso il prossimo ed è un’etica spirituale dell’Africa sub-sahariana che si fonda sulla lealtà e sulle relazioni reciproche. “Ubuntu” è anche il titolo di un docufilm che ha vinto il bando regionale della Sicilia Film Commission 2021 e si interroga sul tema universale della migrazione a partire dalla figura di un migrante di seconda generazione, San Benedetto il Moro. Nato da genitori schiavi nel 1526 in Sicilia a San Fratello, sui Nebrodi, è il primo santo nero della Chiesa e co-patrono della città di Palermo.

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La locandina del film

Il progetto cinematografico di Emma Nitti e Maura Laudicina, è stato presentato ieri al monastero di Santa Maria di Gesù di Palermo, dove visse ed è custodito il corpo del santo. Ubuntu è il racconto del libero pensiero di questo personaggio chiave nella storia di Palermo e della Sicilia, ma che ha avuto un ruolo importante anche in Argentina, Sudamerica e Africa. La sua immagine domina da un murale realizzato dal pittore, ex frate francescano, Igor Scalisi Palminteri, sopra il campetto di calcio del quartiere Albergheria, luogo multietnico e di condivisione di Palermo.
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“Ubuntu”, progetto cinematografico ispirato a San Benedetto il Moro

“Sarà proprio questo spazio che, come fiore tra le macerie, – si legge nel progetto – mostrerà l’attualità di San Benedetto, la cui presenza, metaforicamente, guida il cammino di ogni singolo passante dentro condivisioni improvvise e impreviste. Il santo, pur analfabeta e figlio di schiavi etiopi, da sempre vicino ai poveri e agli invisibili, possedeva un potere sapienziale riconosciuto anche dai dotti della Chiesa. Molti infatti sono stati i suoi miracoli e guarigioni grazie ai quali è stato santificato”. Protagonista sarà Alì, voce di tutti i migranti, che guiderà nei luoghi di San Benedetto, mescolando i propri pensieri, paure e sogni, tra i racconti di coloro che lo hanno “incontrato”, amato, scritto, dipinto e accolto.
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Il murale di Igor Scalisi Palminteri

La pellicola, prodotta da Zed Film, con la regia di Emma Nitti e Maura Laudicina, autrici del soggetto insieme a Maurizio Maiorana, prevede la partecipazione di diversi personaggi che portano la loro testimonianza sul santo. Dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, alla scrittrice Giovanna Fiume, dallo stesso Igor Scalisi Palminteri, agli Inti Illimani nella figura di Horacio Salinas, direttore dello storico gruppo che ha reso famosa la canzone “La fiesta de San Benito” dedicata proprio a San Benedetto.
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Il convento di Santa Maria di Gesù

“Ubuntu non è più un desiderio d’artista, – ha detto Maura Laudicina nel corso della presentazione del progetto – non è neanche più una risposta, è la creazione di una rete virtuosa e solidale grazie alla quale individueremo e sosterremo realtà sociali disagiate in tre continenti Europa, Africa e Sudamerica”. “Vorremmo raccontare come un mondo migliore possa essere possibile se ognuno di noi si sentisse davvero responsabile dei propri pensieri, parole e azioni – ha aggiunto Emma Nitti – . Un mondo che ha come protagonista una nuova umanità, un’umanità donativa che si chiama all’ascolto, all’accoglienza, al prendersi cura. Una chiamata all’amore, all’unione, che ci riconosce tutti fratelli tra fratelli”.
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La Chiesa di Santa Maria del Gesù

Secondo il sindaco Orlando, “San Benedetto il Moro è una delle figure più importanti per la città di Palermo perché, in qualche modo, ne incarna l’essenza e quei valori che ne sono cifra distintiva: rispetto dei diritti, accoglienza, libertà, condivisione. Ubuntu è un viaggio che racconta la storia del Santo attraversando i luoghi di Palermo, gli odori, le emozioni e l’anima multietnica della città”.Sostenitori del progetto “Ubuntu” sono: l’amministrazione comunale di Palermo; Sicilia Film Commission; l’Arcidiocesi di Palermo; il convento di Santa Maria di Gesù; la Caritas Diocesana; il Centro Diaconale Valdese; l’Used; il Cresm; Libera Futuro; la Consulta delle Culture; Arci Palermo; Moltivolti; Sos Ballarò; e il pittore Igor Scalisi Palminteri.