◉ HO SCELTO IL SUD
A Catania gli scarti delle arance diventano tessuti sostenibili
Il progetto Orange Fiber lanciato da Enrica Arena e Adriana Santonocito in pochi anni ha attirato l’attenzione di grandi marchi internazionali della moda. Dai resti delle spremiture degli agrumi, si dà vita a una cellulosa che poi viene filata e trasformata
Di Redazione
12 Luglio 2023
Video realizzato da Fuoririga
Dagli scarti di arancia a tessuti di alta qualità. Dai piedi dell’Etna, Orange Fiber, in pochi anni, ha raggiunto importanti traguardi. Da startup è divenuta una impresa innovativa a livello internazionale per l’impegno nella produzione tessile innovativa e sostenibile. Un progetto tutto al femminile, nato nel 2014, dall’intuizione di due giovani catanesi Enrica Arena e Adriana Santonocito.
La loro storia è tra quelle della rete Ho scelto il Sud, progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori, sostenuto dalla Fondazione con il Sud, che riunisce le testimonianze di chi è rimasto o è tornato in Sicilia per portare avanti progetti innovativi.Un’idea chiara e ben sviluppata quella di Enrica e Adriana che, grazie alla partecipazione a diversi bandi nazionali e regionali, ha trovato la sua concretizzazione con un processo di sviluppo vincente, frutto di una stretta sinergia con i diversi produttori agricoli catanesi e ad altri imprenditori della filiera tessile. Dallo scarto della spremiture delle arance, infatti, Orange Fiber è riuscita ad ottenere una cellulosa che, in seguito ad ulteriori procedimenti, viene filata e trasformata in tessuto.
Nascono così tessuti di alta qualità che, in poco tempo, è riuscita ad attirare l’attenzione di prestigiosi marchi italiani ed internazionali. Salvatore Ferragamo, H&M, Mariella, sono alcuni dei marchi con cui l’azienda catanese, da anni, porta avanti un rapporto di collaborazione consolidato.Ogni anno, Orange Fiber trasforma in cellulosa circa 700mila tonnellate di scarto dell’industria agrumicola siciliana. Una nuova opportunità sostenibile per i settori tessile e moda italiani, sempre più indirizzati verso l’utilizzo di fibre cellulosiche, abbandonando così fibre sintetiche derivate dal petrolio.
“Vivo la mia città come nodo di una rete più grande, come un posto in cui tutto è possibile e non può esistere senza il rapporto con il resto d’Europa e del mondo – dice Enrica Arena – . Un posto meraviglioso che può dare tanto a chi la abita e a chi la visita. Credo che fare impresa nel Sud sia una opportunità. In Sicilia c’è tantissimo da fare e un ecosistema imprenditoriale in crescita. So che quest’isola farà parte del mio futuro perché è il posto in cui ho deciso di investire”.