A Catania una suite con mille polaroid di Nobuyoshi Araki

Il fotografo giapponese in mostra in un albergo del capoluogo etneo con migliaia di opere, dai ritratti femminili ai fiori policromi

di Livio Grasso

10 Maggio 2021

Ritratti in bianchi e nero, ispirati al tema dell’amore intimo, profondo e sensuale. Sono gli scatti del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki, che dal 7 maggio è possibile ammirare al al Four Points Sheraton di Catania. La mostra “Suite of love” raccoglie migliaia di opere del maestro, tra i più celebrati al mondo, ed è visitabile fino al 13 giugno in una suite del primo piano, arredata con una grande raccolta di foto alle pareti.

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La mostra allestita nell’albergo

L’evento culturale, promosso e prodotto dalla Fondazione Oelle Mediterraneo Antico, è stato curato da Filippo Maggia. La prima tappa del percorso inizia dalle mille polaroid, realizzate tra il 1995 e il 2005, che raffigurano una serie donne svestite e fotografate in posa frontale, di profilo, mezzo busto e primo piano. Poi, si va avanti con la cosiddetta serie “Suicide in Karuizawa” del 1996, che racchiude venti ritratti in bianco e nero ispirati al tema dell’amore intimo, profondo e sensuale. Rientra nel catalogo esposto anche la collezione “Flower Rond” del 1997, che riproduce una sequenza di fiori policromi e luminosi. Interessante anche la proiezione del film sulla vita dell’artista e sulla grande passione che lo lega alla fotografia. Araki ha contribuito ad innovare il mondo dell’arte fotografica, esaltando principalmente la caducità dell’esistenza, l’intensità di un singolo gesto e la carica emozionale dello sguardo.  Le sue realizzazioni artistiche sovrabbondano di dettagliati scorci urbani, scenari naturalistici, attimi passionali ed una notevole predilezione per la nudità. Colpisce anche il contrasto tra luci e ombre presente in tutti i suoi scatti, creando un effetto chiaroscurale di grande suggestione. “L’idea – ha detto Ornella Laneri, presidente della Fondazione Oelle e proprietaria dell’albergo –  è che questo  progetto diventi il primo di una serie di mostre intime da ospitare in suite e – perché no? – da trasferire in una sorta di staffetta anche in altri alberghi in Italia che siano interessati ad ospitarla. In un momento tanto complesso come l’attuale per il comparto del turismo e dell’ospitalità, credo sia fondamentale trovare nuovi modi per riproporsi, per cambiare la propria offerta ricettiva tradizionale”.
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Le polaroid di Nobuyoshi

Da qui la decisione di trasformare una parte dell’albergo in un piccolo centro espositivo per progetti di respiro internazionale. “Come questo di Araki, – prosegue Laneri – a disposizione dei nostri ospiti e utenti in un momento in cui i musei sono chiusi o con aperture ridotte. Tra l’altro, con la possibilità più unica che rara, di poter dormire anche all’interno. È infatti possibile prenotare la Suite of Love del grande artista giapponese, altrimenti visibile su prenotazione con visita guidata gratuita”.