◉ PALERMO
Alcesti e Arlecchino sull’arca del festival La Macchina dei Sogni
Giovedì 30 maggio in scena gli spettacoli del Teatro degli Spiriti e dei Grupporiani Colla, tra burattini e marionette a filo corto, due classici anche per i più piccoli
di Redazione
29 Maggio 2024
“Alcestina, gioia mia” del Teatro degli Spiriti di Palermo e “Aristide di Grecia con Arlecchino suo servitore” della compagnia Grupporiani Colla di Milano, sono i due spettacoli in programma domani, giovedì 30 maggio, nella Sala degli Specchi del Politeama Garibaldi, nell’ambito della quarantunesima edizione del festival La Macchina dei Sogni, ideato e diretto da Mimmo Cuticchio e quest’anno intitolato “Come l’Arca di Noè”. Sempre domani, al Piccolo Teatro Patafisico di via La Loggia, ultimo giorno per il laboratorio con pupi per bambini, condotto da Sara Cuticchio, psicoterapeuta e figlia d’arte, che ai suoi piccoli allievi fa costruire a mano libera pupi di carta e materiale plastico simile a creta, con cui forgiare testa e mani. “I laboratori – dice Mimmo Cuticchio – per noi sono irrinunciabili. Li abbiamo sempre fatti; per attori professionisti, giovani di tutte le età, bambini. A volte sono stati incentrati sulla recita, altri sulla manovra o sulla costruzione: sono la nostra semina annuale, un momento imprescindibile”.
Potrà, invece, essere visitata fino al 2 giugno, la mostra “Animali e creature fantastiche nell’arca dei pupi” allestita da Tania Giordano che firma pure l’immagine del festiva, nel Laboratorio di via Bara all’Olivella 48; vi sono esposte vere e proprie chicche, alcune antiche di secoli che sono tornate a Palermo dopo che Mimmo Cuticchio le ha recuperate, una ventina di anni fa, da una collezione privata in Toscana: «Pupi armati e non – dice Mimmo Cuticchio –, teste di ricambio, animali, appartenuti a Peppino Amante, puparo dell’Albergheria, che non potendo più far fronte alle spese d’affitto del suo teatrino, li ha svenduti per soli cinque milioni di vecchie lire. In mostra, ci sono anche gli animali e gli sfondi realizzati da Pina Patti Cuticchio, mia madre».
GLI SPETTACOLI
“Alcestina, gioia mia” (ore 11, Sala degli Specchi) del Teatro degli Spiriti di Palermo che opera al Piccolo Teatro Patafisico e che ha fatto della “figura” la cifra stilistica del proprio percorso di ricerca: i burattini a guanto costruiti artigianalmente con materiali naturali, sono il fondamento di un linguaggio che recupera la memoria collettiva. Con lo spettacolo di Vito Bartucca e Salvino Calatabiano, la compagnia porta sull’arca del festival le suggestioni del più classico teatro per burattini mescolate a incursioni pop. E, così, l’Alcesti di Euripide entra nel mondo del teatro di figura e diventa accessibile anche ai più piccoli, tant’è che lo spettacolo è consigliato anche ai bambini di soli tre anni.
“Aristide di Grecia con Arlecchino suo servitore” (ore 17, Sala degli Specchi) della compagnia Grupporiani/Colla di Milano, che con marionette a fili corti, prende spunto da uno dei tre intermezzi goldoniani messi in scena dalla Compagnia Carlo Colla & Figli nel 1993, in collaborazione con Macerata Opera. A distanza di trent’anni da quell’allestimento, torna in scena la storia di Aristide e del suo stravagante servitore e, così, alla ricchezza del teatro insito nell’opera, le marionette aggiungono il gusto parodistico nel delineare i personaggi. Questa volta catapultato nell’antica Grecia, Arlecchino con le parole di Goldoni e la musica di Vivaldi dovrà destreggiarsi fra i suoi due padroni, Aristide e il re di Persia. Adatto dai 6 anni in su.
LA MOSTRA

Nella foto di Alessandro D’Amico, Mimmo Cuticchio novello Noè porta sull’arca del festival pupi, animali e creature fantastiche
Dal 28 maggio al 2 giugno, nei locali del Laboratorio di via Bara all’Olivella 48, dalle 9 alle 13 potrà essere visitata “Animali e creature fantastiche nell’arca dei pupi”, un affascinante viaggio tra gli animali, i mostri e le altre creature fantastiche che rendono avvincenti le storie dell’Opra. Grazie alla maestria dei pupari e all’uso di artigianali “effetti speciali”, questi straordinari comprimari interagiscono con i personaggi, creando mondi fantastici e irresistibili.
Alcuni sono esseri antropomorfi, come Vegliandino e Baiardo, destrieri di Orlando e Rinaldo; poi c’è Argante, il cane di Don Chiaro; e ancora Rabicano, il cavallo nato dall’incontro tra una fiamma a forma di cavallo e un colpo di vento, appartenuto prima al principe Argalia, fratello di Angelica, e dopo al principe inglese Astolfo. E ancora l’Ippogrifo, la creatura più sorprendente dell’Orlando Furioso. Sono esseri capaci di instaurare con i propri padroni un legame di nobile amicizia, perfetta perché disinteressata. Sono creature in grado di cogliere l’interiorità e l’animo dei paladini, di comprendere la loro forza, la loro debolezza, le loro difficoltà materiali e spirituali. Tutti loro saliranno sull’Arca del Festival, simbolico veicolo di salvezza e di rinascita.
IL LABORATORIO
S’intitola “L’Arca di Noè” il laboratorio con pupi destinato ai più piccoli, ideato e curato da Sara Cuticchio, che si terrà al Piccolo Teatro Patafisico fino a giovedì 30 maggio dalle 15,30 alle 17,30 (ingresso libero su prenotazione allo 091 323400). “In un’epoca – dice Sara Cuticchio – in cui il digitale e le nuove tecnologie hanno invaso il mondo, i bambini fanno sempre più fatica a fare le cose. Il laboratorio è rivolto a bambini dai 6 ai 12 anni e prevede la creazione di un personaggio a scelta con l’uso di materiali diversi”.
VISITE GUIDATE
“Tra pupi antichi e pupi di nuova generazione – Il mestiere degli opranti” è il titolo dell’affascinate percorso nel Teatro dei Pupi e nel Laboratorio dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, in via Bara all’Olivella, il 29 maggio alle 12 (ingresso libero su prenotazione allo 091 323400).
Quest’anno, il festival mette in rete quattro teatri palermitani: oltre al Teatro dei Pupi di via Bara all’Olivella, coinvolti il Teatro Atlante di via della Vetreria, il Piccolo Teatro Patafisico di via della Loggia e la Sala degli Specchi del Politeama Garibaldi.