“Animal Farm”, l’ultima provocazione di Max Papeschi
L'ironico e irriverente artista ritorna in città con un progetto inedito nei giardini del Palazzo Reale, all'interno della rassegna “Palermo e le donne”
di Redazione
21 Maggio 2019
JTNDY2VudGVyJTNFJTBBJTNDc2NyaXB0JTIwc3JjJTNEJTI3aHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xldGFnc2VydmljZXMuY29tJTJGdGFnJTJGanMlMkZncHQuanMlMjclM0UlMEElMjBnb29nbGV0YWcucHViYWRzJTI4JTI5LmRlZmluZVBhc3NiYWNrJTI4JTI3JTJGMTE3NjQ1MzAyJTJGdmR0X2ZyYW1lMl8zMDB4MjUwXzMwMHg2MDAlMjclMkMlMjAlNUIzMDAlMkMlMjAyNTAlNUQlMjkuZGlzcGxheSUyOCUyOSUzQiUwQSUzQyUyRnNjcmlwdCUzRSUzQyUyRmNlbnRlciUzRSUwQQ==Uno schiaffo a tutti coloro che pensano alle donne come oggetti. Bellissimi, eleganti, torniti oggetti, magari all’ultima moda. È la nuova provocazione dell’artista Max Papeschi che ritorna a Palermo con un progetto inedito, “Animal Farm”, che da domani – mercoledì 22 maggio – “invade” i giardini di Palazzo Reale, nuovo appuntamento di “Palermo delle Donne”, la rassegna ideata da Stefania Morici. Ironico ed irriverente, Papeschi ha abituato ad un’arte pop deflagrante che tira giù i miti dai capitelli e li getta nella polvere.In questo caso, l’artista ha deciso di dire la sua sulla donna-oggetto: per Papeschi la mercificazione del corpo di donna, è affine allo sfruttamento degli animali negli allevamenti intensivi. E si butta ancora in avanti, colpendo l’uso del corpo femminile da parte dei brand dell’Haute Couture. Per questa nuova installazione Papeschi ha ideato otto wall paper sistemati sotto il “cappello” benedicente dell’enorme Ficus dei giardini reali: la Natura centenaria fa da sfondo alla testimonianza deflagrante di Papeschi. I corpi nudi e torniti di bellissime modelle sono sormontati da teste di animali da fattoria che guardano con occhi vuoti lo spettatore, in posizioni sensuali e ammiccanti, sullo sfondo di riconoscibilissimi loghi dell’alta moda.

Max Papeschi – Gucci Donkey