Apre a Torre Salsa l’eco resort delle polemiche

Il primo complesso turistico in Sicilia del gruppo Adler sorge a due passi dalla riserva naturale, all’interno di un Sito di interesse comunitario. Una struttura di lusso immersa nel verde con 210 posti letto, che darà lavoro a più di 300 persone

di Ruggero Altavilla

8 Febbraio 2022

Un anfiteatro di 90 camere incastonato sulla costa agrigentina, tra aranceti e macchia mediterranea, a un passo dal mare. Conto alla rovescia per l’apertura del resort di lusso di Torre Salsa, a Siculiana, il primo in Sicilia del gruppo Adler, colosso del turismo con un’esperienza di oltre 200 anni. Un complesso alberghiero da 210 posti letto che, a regime, darà lavoro a più di 300 persone, per un investimento complessivo di 45 milioni di euro.

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Il ristorante con vista sulla piscina

Aprirà i battenti il prossimo 7 luglio, l’eco resort nato tra mille polemiche, a cui si erano opposte diverse associazioni ambientaliste. Sebbene la struttura sorga all’interno di un Sic, Sito di interesse comunitario, si troverebbe in un’area di livello di tutela intermedio e fuori dal perimetro della vicinissima Riserva naturale orientata di Torre Salsa, istituita dalla Regione Siciliana e affidata in gestione al Wwf. Nonostante le autorizzazioni concesse, a temere di più per l’impatto sull’ambiente è l’associazione Mareamico Agrigento, guidata da Claudio Lombardo: “Le battaglie vinte in passato per tutelare la Riserva naturale di Torre Salsa rischiano di diventare inutili”, teme Lombardo, che non ha mai nascosto dubbi sul resort costruito a due passi dall’oasi naturale.
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La piscina interna

Ma sotto il profilo ambientale, il gruppo Adler ha sempre assicurato il massimo rispetto, valorizzando le risorse naturali in cui sorgono le strutture ricettive e tendando di ridurre il più possibile l’impatto sull’ecosistema. Nel caso di Torre Salsa, il rapporto col questo delicato ambiente naturale, è stato alla base della realizzazione del complesso, secondo i principi dell’architettura sostenibile, che hanno guidato l’approccio dei proprietari, Andreas e Klaus Sanoner, e dell’architetto Hugo Demetz.
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La spiaggia di Torre Salsa (foto Tiberio Frascari, Wikipedia, licenza CC BY 2.0)

Il complesso – fanno sapere dal gruppo Adler – si sviluppa in diversi corpi edili con tetti ipogei perfettamente inseriti, in posizione panoramica, su una collina a circa 80 metri sul livello del mare. “La nostra filosofia – dichiarano i fratelli Sanoner – è da sempre quella di inserire i nostri resorts e lodges nell’ambiente naturale e culturale. Per questo le nostre strutture sono costruite nell’ottica della massima integrazione paesaggistica e dell’impiego di materiali naturali e locali; proponiamo inoltre un’offerta eno-gastronomica ispirata alla regionalità, con prodotti del territorio coltivati secondo i requisiti dell’agricoltura biologica e biodinamica”.
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La Riserva di Torre Salsa vista dall’alto (foto Fonsi51, Wikipedia, licenza CC BY-SA 4.0)

Le 90 camere – tutte con terrazzo privato di 15 metri quadrati – sono costruite e arredate con materiali naturali come il legno e la terracruda, tra giardini fioriti, profumo di zagare e piccole aree coltivate con vigneti, oliveti e orti di erbe aromatiche. Una vegetazione tipica, che scivola fino all’eco-lido privato, a circa 300 metri dalla struttura: allestito con lettini e ombrelloni, a basso impatto ambientale e ad uso esclusivo degli ospiti. Sarà inoltre creato uno spazio dedicato allo yoga e alla meditazione posto come un’isola al centro di un laghetto naturale e raggiungibile attraverso un pontile. “Il nostro obiettivo – sottolinea Sami Aglietti, direttore della nuova struttura – è lasciare tracce indelebili nei ricordi dei nostri ospiti, offrendo esperienze uniche di autentica ospitalità italiana in un ambiente raffinato ed elegante”.