Carta verde dell’Unesco per il Parco delle Madonie
24 Marzo 2020
Il massiccio montuoso del Palermitano manterrà per altri quattro anni lo status di geoparco per il suo particolare patrimonio geologico
di RedazioneLe Madonie sono sempre più verdi. Il parco regionale manterrà per altri quattro anni lo status di geopark Unesco, passando dal cartellino giallo a quello verde. A dare la conferma ufficiale è stata la Divisione di Scienze ecologiche dell’Unesco Global Geopark, che ha ufficializzato la decisione del Consiglio, dopo l’annuncio dell’esito positivo della rivalidazione, in occasione del meeting della European Geoparks Network, lo scorso autunno in Spagna.
Così le Madonie si confermano territorio unico per la biodiversità e per il patrimonio naturalistico, unico geoparco in Sicilia, insieme alla Rocca di Cerere di Enna, tra i nove italiani. Si tratta di territori che possiedono un particolare patrimonio geologico ed una strategia di sviluppo sostenibile sorretta da un programma europeo idoneo. Un geoparco, inoltre, deve avere confini ben definiti e una sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio, deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, valore estetico o educativo.L’esame di rivalutazione dell’Unesco, che periodicamente verifica la sussistenza dei requisiti e dei parametri per il mantenimento dello status di Geopark, era stata effettuata da esperti internazionali, sulle Madonie, nello scorso mese di luglio. “È stato raggiunto un altro obiettivo – afferma il commissario straordinario Salvatore Caltagirone – . Grazie al lavoro svolto e ai risultati ottenuti nel corso degli ultimi due anni, siamo passati dal cartellino giallo a quello verde, ottemperando a tutte le prescrizioni che erano state raccomandate”.Ma per la permanenza nella rete dell’Unesco, il geoparco delle Madonie dovrà attenersi a una serie di raccomandazioni. Tra queste, aumentare i fondi, potenziare l’informazione e la promozione del patrimonio geologico all’interno del territorio, attraverso specifici pannelli di interpretazione per i fossili di corallo su Piano Battaglia e per il sentiero didattico Filippo Arena su Monte Mufara, dove è possibile scoprire i principali aspetti geologici del territorio. Bisognerà, ancora, migliorare le strategie e le attività educative per facilitare la mitigazione di pericolo naturale e cambiamenti climatici nelle scuole e per i residenti, e aumentare la visibilità del logo “Global Geopark Unesco” in tutte le strutture come uffici turistici, musei, centri visita gestiti dai comuni e da altri partner. “Questo risultato – conclude Caltagirone – rappresenta un’altro motivo di speranza per le Madonie in questo difficile momento storico”.