Agrigento
Sabato 10 e domenica 11 maggio il piccolo paese torna al Festival con due giorni di scoperte: dall’iconica Big Bench, simbolo di condivisione, al percorso Eura, dove i murales ridisegnano il volto del borgo. Non mancano le visite alla casa-museo dello scultore Carmelo Cammarata e alla chiesa di Santa Rosalia
Sabato 10 e domenica 11 maggio il borgo agrigentino dei Sicani partecipa per la prima volta al Festival, svelando il santuario della Madonna della Rocca, il complesso dei Carmelitani e i palazzi nobiliari, tra storia e leggenda
Dalle icone arbëreshë agli stucchi madoniti; sui Sicani tra campane ed eremi, fino all'Etna e ai Nebrodi: sabato 10 e domenica 11 si conclude la quinta edizione del Festival alla scoperta dell'Isola più segreta e autentica. Nel Palermitano si visitano: Bisacquino, Camporeale, Chiusa Sclafani, Ciminna, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Isnello, Petralia Soprana, Piana degli Albanesi, San Mauro Castelverde e Valledolmo. Nell’Agrigentino: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Siculiana. Dal cuore della Sicilia con Centuripe, si raggiunge il Catanese per Piedimonte Etneo e si chiude nel Messinese con Alcara Li Fusi e Mirto
Sabato 3 e domenica 4 maggio si scoprono due comunità arbëreshë a Mezzojuso e Contessa Entellina. Si va tra i manghi in fiore a Balestrate e nelle cave di marmo di Custonaci. Laboratori gastronomici a Montelepre, Delia e Sutera. Si visita un eremo a Calatafimi Segesta e un monastero a Frazzanò. Tra i vicoli arabi di Sambuca e di San Piero Patti e tra gli emigranti lontani di Giarratana
L'opera di Igor Scalisi Palminteri trasforma una figura di donna in un simbolo di resistenza culturale. Attraverso dettagli come l’abito tradizionale e i gioielli, l'affresco urbano racconta secoli di migrazioni e identità preservate a Contessa Entellina. Un ponte tra passato e futuro, dove arte e comunità si incontrano
Recentissimi scavi hanno portato alla luce una struttura di grande rilevanza storica, probabilmente adibita a auditorium e spogliatoio. I ritrovamenti, tra cui iscrizioni greche ben conservate, gettano nuova luce sull’importanza culturale dell'edificio, anticipando di secoli simili costruzioni nel Mediterraneo









