Chiude “Fieravecchia”, in scena il Genio di Palermo

Reading di Alberto Samonà, con le musiche di Emanuele Bruno, dedicato al nume tutelare della città. L'appuntamento è il 6 gennaio nello Spazio Arèa, in piazza Rivoluzione

di Redazione

4 Gennaio 2019

Una lettura teatralizzata dedicata al Genio di Palermo, nella giornata di chiusura di “Fieravecchia”, la manifestazione organizzata dall’associazione Arèa dal nome della fiera che si svolgeva nell’omonima zona, limitrofa ai Lattarini. L’appuntamento è in programma domenica 6 gennaio alle 19 nei locali di Spazio Arèa, in piazza Rivoluzione.Si tratta di un reading a cura del giornalista Alberto Samonà, dal titolo “Palermu ammucciatu”, con l’accompagnamento musicale di Emanuele Bruno. È un breve testo dedicato al Genio, nume tutelare della città, ma spesso nascosto agli occhi di tutti, sconosciuto, nonostante nel capoluogo siciliano vi siano molteplici statue e dipinti, realizzati nei secoli per rendergli onore. Il Genio, protettore pagano di Palermo, giovane e vecchio al tempo stesso, è un simbolo della città, anzi egli stesso si chiama Palermo ed carico di riferimenti tradizionali ed esoterici, ma anche sociali e politici. Nei secoli ha rappresentato il Senato, ma anche il popolo, i singoli e le comunità che vissero nei mandamenti civici.Oggi viene dato per scontato, qualcuno ne celebra la figura, ma il suo significato è dimenticato, come nascosto, “ammucciato”, appunto. Egli però resta immobile a sovrintendere quartieri e genti di Palermo, a guardare con sguardo impassibile ma mai assente ciò che avviene nella città e ciò che fanno i suoi figli. L’ingresso è libero.