Crolla un ramo del ficus di piazza Marina
12 Agosto 2020
Le cause del cedimento sarebbero da ricondurre a un fenomeno noto agli specialisti, legato alle variazioni repentine di temperatura e umidità
di RedazioneIl gigante verde di piazza Marina perde pezzi. Un grosso ramo del ficus monumentale che si trova all’interno del giardino Garibaldi a Palermo, è venuto giù finendo in parte sulla cancellata e sul marciapiede, ma fortunatamente – fanno sapere dal Comune – non ci sono stati danni, né feriti, anche se il ramo ha abbattuto una parte della cancellata storica di Giovan Battista Filippo Basile.
Le cause del cedimento – ha spiegato l’assessore al Verde, Sergio Marino – sarebbero da ricondurre a un fenomeno noto agli specialisti, definito “summer branch drop”, ovvero schianto estivo di una branca. “È probabilmente legato a squilibri idrici causati dalle variazioni repentine di temperatura e umidità – ha dichiarato l’assessore – anche se nessuno studio ne ha bene individuato le cause ed eventuali sintomi preventivi. A Palermo era già successo qualche anno fa in un ficus posto davanti alla Fiera, all’ingresso della Favorita. Proprio temendo questo, gli interventi sull’albero di piazza Marina realizzati lo scorso anno miravano a favorire la stabilità delle branche laterali dell’albero, aiutando le radici aeree ad ancorarsi al suolo (sono stati creati ad hoc alcuni nuovi cercini nel suolo) e sostenere le branche”.Dello stesso avviso anche l’agronomo Giuseppe Barbera, per trent’anni professore di Colture arboree dell’Università di Palermo e da sempre impegnato nella tutela dell’ambiente e del paesaggio. “La rottura estiva delle branche è un fenomeno noto, studiato a livello internazionale per la frequenza con cui avviene nei ficus monumentali – ha scritto Barbera in un post su Facebook – . Le ragioni, che presumibilmente hanno a che fare con gli squilibri idrici, non sono però note a fondo e non sono stati individuati sintomi che consentano di prevedere il fenomeno. La sola cosa da fare è favorire l’ancoraggio delle radici aeree (cosa che il Comune sta facendo con l’intervento in corso sul marciapiede prospiciente lo Steri) e gestire periodicamente l’espansione della chioma con potature in tree climbing (cosa anche questa fatta suo tempo). È evidente che un albero straordinario merita attenzioni straordinarie”.L’albero, proveniente dalla moltiplicazione dell’esemplare presente nell’Orto Botanico dove era giunto nel 1845 dalle isole Howe nel Pacifico, è stato impiantato nel Giardino Garibaldi di Piazza Marina nel 1864. È considerato uno degli alberi con una chioma fra le più grandi d’Europa, con un’altezza di 30 metri, una circonferenza del tronco che supera i 21 metri ed una chioma con diametro di 50 metri.