Cultura + Impresa, a Le Vie dei Tesori primo premio in Italia

Riconoscimento nella categoria “Sponsorizzazioni e Partnership Culturali” per l'edizione 2020 del festival, sostenuta da Unicredit

di Redazione

1 Luglio 2021

Il festival Le Vie dei Tesori vince il Premio Cultura + Impresa, il più importante riconoscimento che valorizza la cooperazione tra il “Sistema Cultura” e la comunicazione d’impresa, di fatto l’iniziativa che rende merito ai migliori progetti di sponsorizzazione e partnership culturale, produzione culturale d’impresa e attivazione dell’Art Bonus, realizzati lo scorso anno in Italia. Il premio è stato assegnato per l’edizione del Festival 2020, sostenuto dallo sponsor Unicredit. La premiazione si svolgerà lunedì 5 luglio alle 10 in diretta streaming a questo link.

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Le Vie dei Tesori a Monreale

Le Vie dei Tesori, in partnership con Unicredit, vince il primo premio per la categoria “Sponsorizzazioni e Partnership Culturali”: è stata riconosciuta la grande innovazione e sostenibilità di un progetto che ha coinvolto 15 città siciliane – ma che quest’anno si sta allargando ancora di più, coinvolgendo anche 58 borghi siciliani in un progetto-pilota corollario a fine agosto – trasformandole in grandi musei diffusi, digitalizzando, aprendo al pubblico e raccontando centinaia di luoghi di interesse culturale, storico e artistico. Proprio l’emergenza sanitaria ha spinto ancora di più nella direzione della digitalizzazione, implementando le piattaforme di booking-ticketing e realizzando App di videoguide, che hanno consentito di gestire 120mila visite in sicurezza.
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Le Vie dei Tesori alla Tonnara Bordonaro di Palermo

“Il workshop di premiazione sarà, come nelle precedenti edizioni, un’occasione unica per conoscere lo status, le nuove tendenze, i progetti di successo e i benchmark nazionali del rapporto sempre più strategico tra Cultura e Impresa, con gli interventi dei loro protagonisti e di alcuni dei più importanti opinion leader di questo settore”, anticipa Francesco Moneta, presidente del Comitato non profit Cultura + Impresa, fondato nel 2013 da Federculture e The Round Table, che organizza e promuove il premio con l’obiettivo di creare benchmarking e cultura professionale”.
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Visite a Villa Niscemi

“Una grande emozione – dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – ricevere il primo premio in una competizione nazionale che ha visto partecipare progetti delle più importanti istituzioni culturali del Paese. Grazie alla giuria che ci ha scelto, grazie a Unicredit che è stato sponsor dell’edizione eroica del 2020, una delle poche manifestazioni con grande pubblico che è riuscita a svolgersi in presenza con un piano straordinario di sicurezza. Grazie a tutti i partner pubblici e privati che fanno parte di questo circuito. Grazie ai visitatori che sono i principali sostenitori di una manifestazione che non gode di risorse pubbliche garantite, grazie e alle imprese che ci hanno sostenuto e vorranno sostenerci”.
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Esperienza alle Saline di Marsala per le Vie dei Tesori

A concorrere al premio erano 134 progetti delle più importanti istituzioni culturali del Paese. La short list dei finalisti contava 22 progetti da 10 regioni italiane; 18 da Nord e Centro Italia e 4 del Sud e, di questi, soltanto due arrivavano dalla Sicilia: accanto al lavoro de Le Vie dei Tesori in partnership con Unicredit – che dallo scorso anno ha sposato il progetto del festival che “narra” città e borghi, digitalizzando, mettendo a rete, aprendo al pubblico e raccontando centinaia di luoghi di interesse culturale, storico e artistico -, l’altro progetto isolano in finale riguardava un particolare concerto di Natale dedicato al regno vegetale di Confagricoltura Ragusa con il Teatro alla Scala.
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Villa Virginia

In un anno difficilissimo come quello appena trascorso, Le Vie dei Tesori ha scelto di proseguire: il risultato è nei numeri del 2020, oltre 120mila presenze in quasi due mesi di festival, in 15 tra città e borghi, con un indice di gradimento del 91 per cento e una ricaduta sul territorio di oltre 2 milioni e 330mila euro. In una regione come la Sicilia in cui è difficilissimo coinvolgere sponsor, Le Vie dei Tesori è riuscito a creare aggregazione e collaborazione tra pubblico e privati, enti, comuni, università, associazioni e aziende, investendo sulla promozione dei luoghi spesso chiusi o non raccontati. E sempre dal 2020 Unicredit è scesa in campo al fianco del festival, supportando la sete di scoperta dei tantissimi siciliani e dei turisti; che hanno scelto l’Isola, ma anche valutato e preferito una manifestazione che ha dimostrato attenzione per la sicurezza del suo pubblico.
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Le Vie dei Tesori a Mazara

Il Premio Cultura + Impresa, fondato otto anni fa da Federculture e da The Round Table, è promosso dal comitato non profit Cultura + Impresa con il contributo di Fondazione Italiana Accenture e di Ales. I progetti devono valorizzare la cooperazione tra il “Sistema Impresa” (aziende, fondazioni erogative, agenzie di comunicazione) e il “Sistema Cultura” (istituzioni e organizzazioni culturali pubbliche e private, operatori culturali del terzo settore, fondazioni culturali). Tre le sezioni, ad ognuna corrisponde un premio: sponsorizzazioni culturali, produzioni culturali d’impresa e applicazione dell’Art Bonus.
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Panorama dalla Badia di Sant’Agata a Catania

Mai come quest’anno, il Premio Cultura + Impresa si conferma come l’Osservatorio di benchmarking (confronto tra le migliori prestazioni), raccogliendo i dati, le novità e i nuovi trend di settore. La short list dei 22 progetti giunti in finale contiene una fotografia emblematica dei contesti, dei protagonisti e delle modalità in cui l’impresa affianca la cultura e viceversa: investimenti con teatri, compagnie, gallerie e musei per diffondere l’arte attraverso i canali digitali; innovativi modelli di fundraising; la promozione congiunta di culture differenti; l’arte come percorso di cura per i malati; la narrazione della cultura d’impresa; la promozione e il restauro di monumenti e opere d’arte. Uno scenario che racconta un sistema di iniziative culturali che ha svoltato decisamente verso il digitale – la pandemia ha imposto una sferzata in ogni settore -, così da arrivare capillarmente nelle case di tutti.