◉ PALERMO
Giovani pastori si diventa, in Sicilia una scuola gratuita per imparare un mestiere antico
Dopo la prima sperimentazione realizzata in Piemonte e Lombardia, a maggio si svolgerà sulle Madonie la nuova edizione del progetto nato dalla collaborazione tra Crea, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale, e l'associazione Riabitare l’Italia. Sarà offerta formazione sia pratica che teorica su pascolo e allevamento in aree montane, caseificazione e trasformazione delle materie prime
di Marco Russo
28 Febbraio 2024
Alzarsi all’alba per guidare il gregge verso i pascoli, seguendo il ritmo lento delle stagioni. Una vita solitaria, ma fortemente connessa alla comunità; radicata nella tradizione, ma non immune ai mutamenti della nostra epoca: le sfide come i cambiamenti climatici, l’urbanizzazione e l’evoluzione delle pratiche agricole. Tutti aspetti che influenzano un mestiere antico che deve adattarsi alle novità, preservando al contempo la propria eredità culturale.
Mentre le aree interne continuano a spopolarsi, iniziative come la Scuola Giovani Pastori diventano strumenti di resilienza. A maggio si svolgerà in Sicilia la nuova edizione del progetto che offrirà ai suoi studenti un percorso professionale gratuito. Nato dalla collaborazione tra Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura, nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale, e l’associazione Riabitare l’Italia, è un progetto che intende sostenere chi vuole rimanere o trasferirsi nelle aree interne e montane italiane avviando un percorso di allevatore e casaro.
Dopo la prima sperimentazione realizzata tra settembre 2022 e l’estate 2023 in Piemonte e Lombardia, la nuova edizione della scuola si svolgerà nelle sale dell’ex convento dei Padri Riformati, a Petralia Sottana, sulle Madonie, area pilota della Strategia nazionale aree interne. Come si legge nel bando (qui per scaricarlo), verranno selezionate 15 persone che da maggio avvieranno un percorso professionale gratuito di alcuni mesi. Come avvenuto nella prima edizione, l’esperienza è aperta a persone di qualsiasi provenienza e con qualsiasi occupazione. Nel momento della selezione verrà data, però, priorità ai candidati più giovani e a quelli intenzionati ad avviare attività nel territorio madonita.
Agli studenti – si legge sul sito internet della Rete rurale nazionale – sarà offerta formazione sia pratica che teorica su pascolo e allevamento in aree montane, caseificazione e trasformazione delle materie prime per le quali la Scuola gioverà del supporto di Agenform, altro partner del progetto. Previsti, inoltre, approfondimenti online su varie tematiche (gestione dei pascoli, rapporto con gli animali selvatici, controllo qualità, Haccp) con la possibilità di confrontarsi con aziende e realtà del territorio.
Il progetto si pone in continuità con i dati raccolti dall’indagine “Giovani Dentro” (Riabitare l’Italia, 2021). Un report che, nonostante lo spopolamento in atto, testimonia la voglia diffusa dei giovani di rimanere nelle aree interne con un’occupazione di tipo agricolo-pastorale. La Scuola, nello specifico, si prefigge due obiettivi principali: da un lato lo scouting territoriale e la formazione specifica; dall’altro l’accompagnamento dell’allievo nel processo di inserimento in una rete territoriale. La Scuola prevede, infatti, la stesura di due report di ricerca sulle aree interessate e la realizzazione di tavoli per offrire ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi con gli allevatori attivi localmente, associazioni, agenzie di sviluppo, consorzi, università e centri di ricerca, ricercatori ed altri attori rilevanti. Il format della scuola è “itinerante” e quindi variabile a seconda dei contesti in cui viene applicato.
Le candidature potranno essere presentate entro il prossimo 29 marzo. Il corso ha una durata totale di 96 ore (di cui 16 online in modalità remoto e 80 ore in presenza comprensive di attività laboratoriali) ed è rivolto a disoccupati ed occupati. L’inizio del corso in presenza è previsto il 13 maggio con fine il 24 maggio. Dal 10 al 12 maggio gli studenti selezionati parteciperanno al Festival della Pastorizia che si terrà a Petralia Sottana, nel convento dei Padri Riformati. Il Festival offrirà la possibilità di confrontarsi con istituzioni, attori locali e studiosi sul potenziale ruolo della pastorizia nel futuro delle Madonie.