Il Museo della Radiologia arriva su Google Art
Digitalizzata la collezione dell'Università di Palermo con oltre 170 reperti tra apparati radioterapici, strumenti di misura, fotografie e documenti
di Redazione
23 Maggio 2020
C’è un nuovo arrivato tra i tesori siciliani di Google Art & Culture, la piattaforma tecnologica nata per promuovere e preservare la cultura online. È il Museo della Radiologia dell’Università degli Studi di Palermo, una collezione digitale di oltre 170 reperti costituita da antichi apparati radioterapici, strumenti di misura, fotografie e documenti storici, entrata a far parte della piattaforma in occasione della Giornata internazionale dei Musei promossa dall’Icom.
La prima fase dei lavori – spiegano dall’ateneo palermitano – ha portato alla digitalizzazione di 170 reperti, a cui si aggiungeranno, in seguito, tutti i restanti elementi della collezione del museo. Tra quelli più significativi già online ci sono numerosi apparati radioterapici, con i rispettivi corredi tecnici costituiti da tubi radiogeni, valvole termoioniche e sonde, che nel loro insieme illustrano la storia e l’evoluzione scientifica nel campo della radiologia medica e della radioterapia a partire dalla fine del XIX secolo. I lavori di digitalizzazione sono stati avviati nel 2019, con l’attiva partecipazione dei due volontari del Servizio civile nazionale in carico al Museo della Radiologia, coordinati da Giuseppe Genchi e sotto la supervisione del direttore del museo, Massimo Midiri.Utilizzando la tecnologia di Google Street View è stato possibile rinnovare e ampliare il tour virtuale a 360 gradi del percorso di visita della esposizione museale, disposta su due piani. Il progetto include la realizzazione di quattro mostre di approfondimento: “Wilhelm Conrad Röntgen: la scoperta dei raggi X”, con la ricostruzione dell’apparato sperimentale utilizzato nelle primi esperimenti con i raggi X; “I pionieri italiani: gli albori della Radiologia in Italia”, un racconto per immagini dei protagonisti dello sviluppo delle tecniche radiologiche e radioterapiche nel nostro paese; “Antonino Sciascia, l’inventore del fotocauterio (1892)”, dedicata al celebre medico siciliano, pioniere della fototerapia; “Pietro Cignolini, il pioniere della chimografia analitica”, dedicata all’illustre professore, siciliano di adozione, noto a livello internazionale per i suoi importanti contributi scientifici nel capo della radiologia, nonché fondatore della scuola palermitana di tale disciplina medica.“Attraverso il Museo della Radiologia – afferma il direttore del Sistema museale di Ateneo, Paolo Inglese, – il Simua amplia il suo contributo allo sviluppo della piattaforma internazionale di Google Arts & Culture, già avviato nel 2019 con il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi. La partnership con il Google Cultural Institute rappresenta un’occasione importante per promuovere anche in ambito internazionale il vasto patrimonio dell’ateneo e le molteplici iniziative volte alla sua tutela e valorizzazione”.