La Sicilia alla Borsa del turismo archeologico di Paestum

Verrà assegnato un premio internazionale di archeologia subacquea intitolato a Sebastiano Tusa e saranno presentati 25 itinerari sommersi

di Redazione

24 Novembre 2021

Per la Sicilia un posto da protagonista alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum. La Regione sarà presente alla manifestazione, che quest’anno di svolgerà dal 25 al 28 novembre, per promuovere i parchi e gli itinerari sommersi. Tra le novità di questa edizione, il Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”, organizzato dalla Borsa, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e ispirato alla memoria e alla progettualità dell’archeologo scomparso.

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Sebastiano Tusa con uno dei rostri recuperati nei fondali delle Egadi

Sarà assegnato nel corso della prima Conferenza mediterranea sul turismo archeologico subacqueo alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà. Verrano tributati riconoscimenti a diversi rappresentanti del mondo della cultura che, a vario titolo, hanno favorito la promozione e lo sviluppo dell’archeologia, tra questi: il premio alla carriera a Xavier Nieto Prieto, vice presidente del Comitato scientifico della Convenzione 2001 dell’Unesco sulla Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo; a Paolo Giulierini, direttore del Museo archeologico Nazionale di Napoli, per la migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale; a Franco Marzatico, soprintendente per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento per il progetto più innovativo a cura di istituzioni, musei e parchi archeologici; a Donatella Bianchi, giornalista Rai, conduttrice di “Lineablu” e presidente del Wwf Italia, per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione. 
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Frammenti di anfore nei fondali di Marausa

Un incontro metterà a fuoco i modelli di gestione tra pubblico e privato di Sicilia e Calabria. Poi, un posto importante è riservato alla candidatura dell’itinerario europeo sommerso, “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”, nel quale la Sicilia riveste un ruolo determinante. Una rete che collegherà Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Egitto, Grecia, Israele e Turchia attraverso i siti di Capo Rizzuto, Baia Sommersa-Parco Sommerso di Gaiola, Egnazia-Isole Tremiti-San Pietro in Bevagna, Isole Egadi-Pantelleria-Plemmirio-Ustica, Alessandria d’Egitto, Pavlopetri-Peristera, Caesarea Maritima e Kızlan, che rappresenta una risorsa chiave per il turismo responsabile e lo sviluppo culturale sostenibile.
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Valeria Li Vigni

A questo proposito, la soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni, presenterà i 25 itinerari sommersi che rappresentano oggi una grande risorsa e un’importante attrattiva per il turismo archeologico della Sicilia. I 25 itinerari ricomprendono anche gli ultimi due percorsi definiti, ovvero quello individuato nelle acque dell’Isola di Marettimo, nelle Egadi e quello del Plemmirio, nell’area marina protetta di Siracusa.
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Il museo archeologico di Lipari

Altro importante appuntamento con la Sicilia è previsto il 26 pomeriggio con il prezioso contributo offerto dal Museo archeologico regionale Bernabò Brea di Lipari. “Nel cerchio dei Venti: le Isole Eolie crocevia di incontri e culture nell’età del Bronzo” è l’incontro in programma, organizzato dall’istituto Italiano di Preistoria e protostoria, che vedrà impegnati sul campo il direttore del Parco archeologico delle Isole Eolie, Rosario Vilardo e Maria Clara Martinelli con la moderazione dello studioso Massimo Cultraro. “La Sicilia sarà cooprotagonista di questa importante Borsa del turismo archeologico – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – che riveste particolare interesse nell’ambito dell’offerta mondiale di settore. Lo sarà con interventi di grande spessore affidati, nell’ambito delle conferenze in programma, a diversi esperti della Regione e lo sarà, in maniera ancora più determinante, attraverso il Premio internazionale di archeologia subacquea dedicato a Sebastiano Tusa”.