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L’abbraccio al cipresso di San Benedetto sopravvissuto alle fiamme
L’albero sopra il convento di Santa Maria di Gesù sembra essere ancora vivo nonostante l’incendio della scorsa estate. Un via vai di pellegrini e fedeli ci ha sperato, portando acqua quasi tutti i giorni. Storie raccontate durante l’esperienza ai tre eremi di monte Grifone inserita nel programma della terza edizione del festival Il Genio di Palermo
Di Redazione
22 Aprile 2024
“Io sono ancora qui, tu non abbandonarmi”. Il messaggio è affidato a un biglietto attaccato al tronco annerito. Lo hanno affisso i parrocchiani del convento di Santa Maria di Gesù sul cipresso di San Benedetto, copatrono di Palermo, che sembrerebbe essere sopravvissuto all’incendio della scorsa estate, quando le fiamme hanno distrutto la chiesa, arrivando fino sopra monte Grifone. Chi arriva qui, a quattrocento metri dove l’eremita si ritirava a pregare, abbraccia il cipresso miracoloso, che – secondo la leggenda – ha avuto origine dal bastone che San Benedetto conficcò nel terreno.
Oggi i botanici hanno scoperto dei germogli nella parte alta del cipresso, segno che l’albero è ancora vivo. Un via vai di pellegrini e fedeli ci ha sperato, portando acqua quasi tutti i giorni all’albero, segno del forte legame della comunità con questi luoghi. “Si è creata un’energia speciale, ho visto persone che con una bottiglia d’acqua salivano per dar da bere all’albero – racconta Vincenzo Brucculeri, frate superiore del convento di Santa Maria di Gesù – . L’incendio non ha distrutto una realtà viva che è la nostra comunità”.
Storie raccontate durante l’esperienza ai tre eremi di monte Grifone inserita nel programma della terza edizione del festival Il Genio di Palermo, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con l’Università di Palermo. Un itinerario tra cammini sacri nei luoghi in cui vissero San Benedetto, il beato Matteo, ex vescovo di Agrigento, e Fra’ Innocenzo (qui per prenotare).
(Video Rosaura Bonfardino – Foto Igor Petyx)