Le statue dell’oratorio di San Lorenzo tornano a suonare
Riapre la chiesa nel centro storico di Palermo con un nuovo percorso di riconfigurazione degli strumenti musicali, riprodotti e collocati al loro posto originario
di Redazione
5 Giugno 2020
Prosegue il risveglio dei luoghi della cultura dopo l’emergenza sanitaria. L’oratorio di San Lorenzo, a Palermo, riapre in sicurezza il 6 e 7 giugno dalle 10 alle 18, presentando la riproduzione e la ricollocazione degli strumenti musicali che le statue in stucco “suonavano” sopra l’altare, inneggianti alla Natività di Caravaggio, rubati anch’essi durante gli anni dell’abbandono del sito.
L’iniziativa promossa dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani, con il sostegno della Fondazione Sicilia, ha visto lo studente della Cattedra di Disegno Industriale, della Facoltà di Architettura di Palermo, Giorgio Gaglio realizzare, durante il periodo di stage trascorso in oratorio, i disegni dei quattro strumenti sottratti – un violino, una viola da gamba, un flauto dolce ed una tromba retta – partendo da alcune vecchie fotografie, che in parte li ritraevano, ed attraverso un complesso sistema di misurazione a distanza per il calcolo esatto degli appoggi esistenti. I disegni sono stati successivamente affidati alla falegnameria Fuoricatalogo di Aurelio Ciaperoni, una start up giovanile che utilizza le nuove tecnologie 3D e, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, che ne ha supervisionato realizzazione e colore, sono stati riprodotti e ricollocati al loro posto originario.L’evento di presentazione, programmato per lo scorso 10 marzo, giorno della ricorrenza della nascita di Giacomo Serpotta e rimandato per il lockdown causato dal Covid-19, diventa così l’occasione per la riapertura offrendo ai visitatori l’opportunità di riscoprire l’oratorio nel suo ulteriore percorso riconfigurativo. Sabato 6 giugno, inoltre, è prevista l‘apertura straordinaria della cupola del Santissimo Salvatore, con la visita al matroneo su cui sarà possibile soffermarsi per osservare la Chiesa da una prospettiva totalmente nuova e suggestiva (ve ne abbiamo parlato qui).