Le Vie dei Tesori a Trapani tra bastioni e campanili

Il Festival ritorna per la terza volta nella Città falcata, tra le più amate dai visitatori, aprendo 11 luoghi e presentando un restauro eccezionale

di Redazione

8 Settembre 2020

Tra tonnare dimenticate, bastioni imponenti, campanili che sembrano toccare il cielo o ex carceri arroccate su un’isoletta e raggiungibili solo in barca. Il festival che “racconta” l’Isola, ritorna a Trapani per la terza volta di seguito, convinto che sia ancora più necessario, dopo l’emergenza, “rinascere con la bellezza”. L’anno scorso la Città falcata è risultata tra le più amate dal pubblico, podio di bronzo dietro soltanto alle “ammiraglie” Palermo e Catania, ottenendo una performance straordinaria che ha superato di parecchio i sedicimila visitatori, con una ricaduta sul territorio pari a 246.270 euro.

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Uno scorcio di Trapani

A Trapani il festival proporrà visite ad undici siti – alcuni inediti, altri graditi ritorni – dove si entrerà da sabato 12 e domenica 13 settembre, e negli altri due fine settimana del mese, fino al 27 settembre. Mai come quest’anno il Festival che “racconta” l’Isola riparte in sicurezza, con ingressi preferibilmente su prenotazione e con numeri contingentati, nel pieno rispetto delle norme anticovid (qui per scoprire come funziona quest’anno). Inoltre, i coupon per le visite a Trapani saranno validi anche per i siti a Marsala e Mazara del Vallo, e viceversa.
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Rosalia D’Alì

“Trapani come tutte le città, sta vivendo un momento difficile per il turismo, anche se i numeri di agosto ci confortano – dice l’assessore alla Cultura Rosalia D’Alì – speriamo che Le Vie dei Tesori possano riportare visitatori a Trapani. Ma siamo sicuri che gli stessi cittadini saranno felici di scoprire tesori nascosti”. “Abbiamo pensato a lungo se organizzare il festival quest’anno – spiega il vicepresidente dell’associazione Le Vie dei Tesori Onlus Marcello Barbaro – ma alla fine abbiamo deciso: l’isola deve rinascere con la bellezza dei suoi luoghi. E sapere che qui a Trapani passeggiate e visite siano già esaurite, ci fa capire che è stata la scelta giusta”.
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Il porto di Trapani

Quest’anno il Festival è sostenuto da Unicredit e, a Trapani, dal Comune e da numerosi partner. “Per la nostra banca si tratta di un motivo di orgoglio questo supporto a Le Vie dei Tesori – spiega Vincenzo Evola, dell’Area manager UniCredit Trapani – io stesso a Palermo ho scoperto angoli che non pensavo esistessero. Il festival trasforma le città in vere e proprie feste cittadine di riappropriazione. E quest’anno il suo significato sarà ancora più forte”. Le Vie dei Tesori a Trapani è organizzato per il terzo anno con l’aiuto logistico dei giovani di Agorà. “Quest’anno siamo convinti ancora di più delle edizioni precedenti, che questo festival sia veramente necessario, forse prima per noi che per il pubblico – sottolinea Dario Gentile, presidente di Agorà – E i trapanesi faranno la fila per visitare Villa Aula che ci è stata messa a disposizione con grande entusiasmo dagli stessi proprietari. Senza contare che alla Biblioteca Fardelliana si potrà seguire il restauro in corso di antichi corali”.
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Claudia Bertolino col dipinto restaurato

In occasione del Festival a Trapani, torna nella Cappella della Mortificazione l’olio su tavola cinquecentesco “La Pietà con le sante Lucia e Agata”, appena restaurato da Le Vie dei Tesori, con il sostegno di Lottomatica Holding, e presentato nel corso della conferenza stampa del Festival. Si tratta di un restauro eccezionale, uno dei pochissimi, forse l’unico, portato a termine durante l’emergenza (ve ne abbiamo parlato qui), condotto dalla restauratrice Claudia Bertolino. Tra i luoghi da visitare quest’anno (qui per scoprire e prenotare tutti i siti), si potrà andrà alla scoperta delle insegne spagnole scolpite nel tufo del Bastione Imperiale, uno di quelli costruiti dal Ferramolino sotto Carlo V, per godere poi della vista incomparabile dal campanile di san Domenico (uno dei luoghi più amati nella scorsa edizione, con Palazzo Milo Pappalardo e la Torre della Colombaia che anche quest’anno si raggiungerà in barca).
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Villa Aula

Alla Biblioteca Fardelliana si scoprirà il corale medievale in pergamena che il Festival sta restaurando (un altro intervento scelto dai fan de Le Vie dei Tesori), a cantiere aperto; a Palazzo D’Alì si perderà il conto delle finestre e a Villa Aula si ascolterà la storia dell’amministratore di Casa Florio. Le chiese sono tante e tutte bellissime: dalla più imponente, la cattedrale di San Lorenzo, al Collegio dei Gesuiti con una commovente Immacolata del Marabitti, la Badia Nuova, barocca, straordinaria, un tripudio di decorazioni. Fuori dal centro storico, si raggiungerà il museo della Pesca dentro la Tonnara Bonagia e la Torre di Ligny che ospita anch’essa ospita un piccolo museo civico con una collezione di reperti archeologici legati al mare e al territorio.
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Palazzo D’Alì

Due le passeggiate: la prima, condotta da Renato Lo Schiavo, seguirà le orme di uno scrittore vittoriano, Samuel Butler che rilesse l’Odissea ambientandola tra le Egadi e Pantelleria (qui per prenotare). La seconda, condotta da Luigi Biondo, rintraccerà Trapani medievale e barocca (qui per prenotare). Oltre alla visita alla Torre della Colombaia, infine, si potrà assistere visita teatralizzata a Palazzo D’Alì (qui per prenotare).
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La Colombaia

La 14esima edizione de Le Vie dei Tesori durerà nove settimane, divise essenzialmente in due tronconi: il primo si apre sabato 12 settembre e durerà tre settimane, fino al 27 settembre: con Trapani, in contemporanea apriranno le porte Marsala, Mazara del Vallo – visitabili con coupon validi nelle tre città – e debutterà Bagheria; ritorneranno per la quarta volta Messina e Caltanissetta, farà il bis Sambuca, e, soltanto nell’ultimo weekend (26-27 settembre), riecco anche il borgo di Naro. Dal 3 ottobre, la seconda tranche: toccherà alla sontuosa Catania scolpita nella lava, all’elegante Ragusa e alle (diversamente) barocche Scicli e Noto; ritornerà Sciacca e debutterà Monreale che partirà addirittura dal 10 ottobre, dopo l’ammiraglia, Palermo, dove il Festival durerà sei weekend, fino all’8 novembre. Informazioni e ogni altra curiosità sul festival sul portale www.leviedeitesori.com.
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Tonnara di Bonagia

Quest’anno, accanto alle visite, alle passeggiate e alle esperienze si aggiunge un altro tassello nell’offerta del Festival: i tour organizzati in collaborazione con Insider Sicily, il tour operator che fa scoprire un’isola autentica, fuori dalle consuete rotte turistiche (qui per scoprirlo). “Mezza giornata con noi”, per vivere il Festival in libertà con otto ingressi e un pranzo o cena tipico (con prenotazione dei luoghi garantita dall’organizzazione) e “Un weekend con noi”, un finesettimana in tutte le città del Festival per scoprire tesori dell’arte e del palato.
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Uno dei bus di Labisi

Tornano, poi i viaggi in pullman da Palermo nelle altre città del Festival, in collaborazione con Labisi, vettore ufficiale della manifestazione. Trapani si potrà comodamente raggiungere in bus partendo la mattina e rientrando in serata, il 13 settembre (qui per prenotare il bus). Altri viaggi sono previsti per Caltanissetta (13 settembre); Marsala e Messina (20 settembre); Mazara del Vallo, Naro e Sambuca (27 settembre). Qui trovate tutte le destinazioni. I luoghi saranno visitabili a piccoli gruppi, con numeri diversi a seconda di ciascuno spazio e delle caratteristiche dei siti. È stata istituita ovunque la prenotazione on line, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: basterà acquisire il coupon su www.leviedeitesori.com o a Trapani nei due info point allestiti a Palazzo D’Alì e a Palazzo Cavarretta.È attivo, inoltre, il centro informazioni del Festival al numero 0918420000, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, compresi il sabato e la domenica.