Leggere con i piccoli, vademecum familiare

Sfogliare insieme i libri attiva l’immaginazione e permette di condividere emozioni e affetti rimanendo in contatto. Così i più piccoli s'immedesimano più facilmente nei personaggi e nella storia

7 Gennaio 2019

Sfogliare insieme i libri attiva l’immaginazione e permette di condividere emozioni e affetti rimanendo in contatto. Così i più piccoli s’immedesimano più facilmente nei personaggi e nella storia

BlogBambino e bellodi Elena Mignosi

L’inverno è iniziato da poco e si prevedono ancora tante giornate fredde in cui è piacevole restare a casa con i propri bambini e condividere con loro varie attività in uno spazio intimo e caldo. Per questa volta, vorremmo quindi proporvi qualcosa di diverso, che non prevede escursioni o viste di luoghi nuovi, ma che può essere svolto tra le mura domestiche.Ci rivolgeremo in particolare ai bambini più piccoli, immaginando che durante le vacanze appena trascorse abbiano ricevuto in dono dei libri illustrati; vi vorremmo invitare a “usarli” insieme a loro, perché è nello scambio con gli adulti più cari che i libri diventano, per i bambini che ancora non sanno leggere, meravigliosi mondi da scoprire. Leggere insieme attiva l’immaginazione e permette di condividere emozioni e affetti stando in contatto: si tratta di un contatto relazionale, psico-emotivo e fisico (ai piccoli piace molto stare in braccio o accoccolati accanto sul divano o a letto, ma non dimentichiamo che è un piacere anche per gli adulti).Svolge anche una importante funzione da un punto di vista cognitivo avvicinando i bambini alla lingua scritta (che è diversa dalla lingua orale), sviluppando l’attenzione e promuovendo la motivazione alla lettura. I libri diventeranno infatti oggetti familiari, rievocheranno ricordi belli e sensazioni ricche di affettività e i bambini, dopo, saranno contenti anche di leggerli da soli. Il libro in sé, tra l’altro, è un oggetto stabile nel tempo, al quale i piccoli possono ritornare tutte le volte che vogliono, rispondendo al tipico desiderio infantile di rivivere la stessa storia più e più volte.Leggere con i bambini è quindi diverso che “raccontare leggendo”, significa: creare uno spazio per la lettura piacevole ed affettivamente confortevole, in cui i bambini possano fare esperienza di un “tempo loro dedicato” e di uno scambio corporeo con l’adulto; scoprire com’è fatto un libro; girare le pagine insieme; leggere il testo variando i toni di voce e i ritmi in funzione della storia e dei personaggi divertendosi insieme; leggere il testo scorrendo insieme le parole scritte; commentare le immagini; fare previsioni e ipotesi sullo svolgersi degli eventi e sul finale delle storie; giocare a scoprire le regole del nostro sistema di scrittura; commentare emozioni, sensazioni provenienti dalla lettura di storie; immaginare insieme altre storie o altre possibilità a partire dal libro che si è appena letto. Anche nei primi mesi di vita, come è stato provato da numerose ricerche, la condivisione di un libro è una esperienza significativa grazie agli scambi sul piano non verbale: la modulazione della voce, il contatto fisico rilassato e partecipe, l’attenzione congiunta.Se voleste essere voi a regalare dei libri a chi è un po’ più grande (tra i 3 e i 6 anni), ecco alcuni consigli per sceglierli in base a caratteristiche che permetteranno una comprensione e un coinvolgimento maggiori ed una maggiore autonomia dei vostri bambini quando vorranno “leggere” i loro libri anche da soli. Per brevità, ci concentreremo sui “testi narrativi”, anche se esistono ormai sul mercato tantissime varietà di libri (per i quali rimandiamo al sito web indicato in calce).Criteri da seguire nella scelta di testi narrativi per i bambini tra 3 e 6 anni: comprensibilità delle immagini (e delle azioni da esse illustrate) senza la necessità del supporto testuale; familiarità di immagini e situazioni (per la comprensione delle quali il bambino si può giovare della sua esperienza quotidiana); presenza di personaggi/attori; presenza di un equilibrio tra schematizzazione e complessità delle immagini; assenza di immagini parziali (di solito generano incertezza nei bambini ed inibiscono il riconoscimento dell’identità dei personaggi); possibilità di leggere un continuum nell’azione passando da una immagine ad un’altra (salti eccessivi creano ai bambini difficoltà di comprensione in termini di relazioni causali e spazio/temporali); storie brevi con pochi personaggi ben caratterizzati; brevi cicli di storie con gli stessi personaggi (ad esempio la cagnetta Pimpa, la topina Pina, Elmer l’elefante, Peppa Pig, il pesce Arcobaleno).Da questo ultimo punto emerge anche l’importanza del piano metaforico: i bambini possono immedesimarsi più facilmente nei personaggi e nella storia e sentirsi liberi di contattare, riconoscere ed elaborare emozioni anche intense, senza paura, grazie alla modalità “indiretta”. Non sono, infatti, un bambino o una bambina a vivere le esperienze raccontate, ma sono piccoli animali (un cane, una topina, un maialino…) o piante o oggetti animati.Concludiamo raccomandando un sito web dove sarà possibile approfondire quello di cui abbiamo parlato attraverso vari link www.natiperleggere.it. In particolare troviamo molto interessanti e utili il link relativi ai libri consigliati (in funzione dell’età) e quelli sui “10 buoni motivi per leggere ai vostri bambini”.