Palermo rende omaggio all’arte di Giusto Sucato
Si inaugura a Palazzo Sant’Elia una grande mostra antologica con un centinaio di opere realizzate tra il 1980 e il 2016
di Redazione
18 Dicembre 2019
La parabola artistica di Giusto Sucato, tra invenzione e memoria. Oltre trent’anni di lavoro racchiusi in una grande mostra che si inaugura il 23 dicembre a Palermo, nelle sale di Palazzo Sant’Elia. Un centinaio di opere del pittore e scultore di Misilmeri, realizzate tra il 1980 e il 2016, saranno esposte in un’antologica curata da Nicolò D’Alessandro e voluta da Pablo Sucato, figlio dell’artista scomparso tre anni fa, che ha custodito in questi anni le opere del padre.
Animato da una personalissima ricerca artistica sempre ancorata al territorio, Giusto Sucato fu maestro nel ridare vita agli oggetti d’uso quotidiano, riassemblati e rianimati in forme nuove. “Ha rivisto porte, pavimenti rivestiti con ceramiche decorate e rattoppi di cemento, pareti con decorazioni damascate, tetti, lamiere, legni e chiodi trasformati in altro – scrive D’Alessandro nella nota critica sul catalogo della mostra – . Ha ricercato e rintracciato porte abbandonate di vecchie case di Misilmeri, di Godrano e dei paesi vicini, ha recuperato vecchie sedie, sfruttandone le caratteristiche stesse. Ha formulato, così, attraverso materiali di scarto e recuperi impensabili, tra invenzione e memoria, un’arte di denuncia e nello stesso tempo una sorta di poetico approccio alla realtà, risignificandola”.- Una delle opere di Giusto Sucato
- Una delle opere di Giusto Sucato
- Una delle opere di Giusto Sucato
- Una delle opere di Giusto Sucato
- Una delle opere di Giusto Sucato
- Una delle opere di Giusto Sucato
- Una delle opere di Giusto Sucato
- Giusto Sucato al lavoro (foto Giovanni Franco)
- Giusto Sucato (foto Giovanni Franco)