ingv

  • Dopo decenni di ipotesi, uno studio condotto da ricercatori dell’Ingv fornisce le prove della genesi geologica della catena montuosa dell’Isola, individuando con analisi paleomagnetiche la loro provenienza dalla placca “Greater Iberia”, distaccatasi dall’Europa circa 30 milioni di anni fa, per poi frammentarsi. I campioni di rocce analizzati provengono da Taormina e San Marco d’Alunzio

  • In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, presentati i risultati delle ricerche nell’area della Nunziatella. Affiorano lucerne, anfore, tegole e vasellame, che ricostruiscono la vita quotidiana sul vulcano. Individuato anche un pavimento in cocciopesto e un muro che potrebbe appartenere a una grande chiesa bizantina

  • È rientrata nel porto di Catania la nave oceanografica con a bordo un team internazionale di esperti che ha raccolto dati importanti per comprendere meglio le cause e l’entità dei movimenti sottomarini del vulcano

  • L’eruzione durò quattro mesi e fu la più lunga degli ultimi 15mila anni sul vulcano. Un fiume di circa 600 milioni di metri cubi di magma, esteso per 40 chilometri quadrati, che cambiò il volto di Catania. Il recupero della memoria storica racchiuso in un libro con saggi, fotografie e illustrazioni. Il vulcanologo Stefano Branca: “Per la prima volta, fu un fenomeno mediatico di portata internazionale”

  • Aperte nuove prospettive di studio sulla ricerca astrogeologica. Un team internazionale ha proposto il rilievo catanese come un possibile analogo terrestre per lo studio di Idunn Mons, un complesso venusiano simile forse tuttora attivo e che in base ai dati attualmente disponibili si ritiene abbia eruttato in tempi recenti

  • Alcuni rilievi geofisici effettuati ai piedi dell’Etna da un team multidisciplinare hanno consentito l’individuazione di un nuovo sito adiacente al complesso monumentale della chiesa della Nunziatella. Nell'edificio erano stati già stati rinvenuti un dipinto del Cristo Pantocratore del 12esimo secolo, i resti di una piccola basilica paleocristiana con un ricco pavimento a mosaici policromi e alcune sepolture. Fornita anche la datazione al Carbonio 14 di frammenti ossei