trapani
Un progetto didattico permanente, nato dalla collaborazione tra la Fondazione e l’Ufficio Scolastico Regionale, porta gli studenti alla scoperta del patrimonio culturale dell’Isola. Visite, laboratori e un’esperienza virtuale in 3D nella Palermo della Belle Époque, per educare al bello e costruire senso di appartenenza. Un’offerta che coinvolge tutte le province siciliane, dall’infanzia alle superiori
Dall'alto della Matrice ai trekking al Baglio Florio, fino alle e-bike sotto le stelle sulla Riserva di Monte Bonifato: la cittadina trapanese partecipa al Festival con un programma che mescola arte sacra, paesaggi rurali e esperienze outdoor. Dal 20 settembre al 5 ottobre, visite a chiese nascoste, musei curiosi e degustazioni con eccellenze del territorio
Dall'aeroporto militare di Birgi alle chiese barocche del centro, passando per residenze nobiliari e visite teatralizzate: nei weekend dal 20 settembre al 5 ottobre un viaggio nella città falcata tra esperienze inedite e luoghi ritrovati, in un dialogo tra sacro e profano
Quattrocento luoghi, altrettante esperienze, passeggiate, degustazioni, concerti, visite teatralizzate. Cinquecento storyteller del patrimonio, 1500 ragazzi delle scuole. Dal 20 settembre al 16 novembre la diciannovesima edizione di uno dei più partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio. Due mesi interi per riappropriarsi della bellezza a Palermo, Catania, Messina, Enna, Caltanissetta, Ragusa, Trapani, Marsala, Mazara, Alcamo, Bagheria, Carini, Termini Imerese, Corleone, Leonforte, Sciacca
Riaffiora sull’isola una scultura in marmo che ritrae una figura femminile in movimento, vestita con chitone e himation. Il frammento, risalente al V secolo avanti Cristo, è stato scoperto dalla missione archeologica dell’Università di Palermo e testimonia le fitte connessioni culturali tra il mondo greco e quello fenicio in Sicilia
Sabato 3 e domenica 4 maggio si scoprono due comunità arbëreshë a Mezzojuso e Contessa Entellina. Si va tra i manghi in fiore a Balestrate e nelle cave di marmo di Custonaci. Laboratori gastronomici a Montelepre, Delia e Sutera. Si visita un eremo a Calatafimi Segesta e un monastero a Frazzanò. Tra i vicoli arabi di Sambuca e di San Piero Patti e tra gli emigranti lontani di Giarratana