Tutti i segreti del Teatro Massimo con Le Vie dei Tesori
Il festival arriva alle battute finali. Si comincia già oggi con le visite al retropalco del tempio palermitano della lirica. Da non perdere gli appuntamenti con Luca Vullo e le visite in notturna dell'aeroporto Boccadifalco
di Ruggero Altavilla
1 Novembre 2018
Inizia l’ultimo weekend de Le Vie dei Tesori, appuntamento decisivo per conoscere una città piena di bellezze talvolta sconosciute. Eccezionalmente si comincia oggi, giovedì, e chi non si farà intimidire dalla pioggia, dalle 10 alle 17, potrà accedere al retropalcoscenico del Teatro Massimo, che è da sempre tra i luoghi più richiesti del festival. Sarà l’ultima occasione per quest’anno, di scoprire i segreti conosciuti solo a scenografi, macchinisti e datori luci, tutto un mondo affascinante che deve per forza funzionare come un orologio.Ma oggi, giornata di festa, è l’occasione per mettere a punto l’ultimo weekend del festival, ricordando che da domani, venerdì, sarà possibile vedere l’aeroporto di Boccadifalco in notturna (ve ne abbiamo parlato qui). Venerdì, sabato e domenica, alle 19 e alle 22, sono state organizzate visite serali di 90 minuti a piedi all’interno dell’ex aeroporto militare che nasconde ben tre bunker, ma anche la torre di controllo e l’hangar risparmiato dai bombardamenti della guerra. Le visite saranno soltanto previa prenotazione sul sito www.leviedeitesori.it (biglietto singolo 3 euro), per massimo 40 persone per volta. Il percorso sarà arricchito da musiche proposte dagli ensemble del Brass Group. Prenotazioni a questo link.
E venerdì sera un altro appuntamento unico. Al teatro Santa Cecilia andrà in scena “La voce del corpo” di e con Luca Vullo, un cocktail di mimica e prossemica che fornisce nuovi strumenti per comprendere meglio la gente del Belpaese (ve ne abbiamo parlato qui). Che cosa significa fare il segno delle corna in Inghilterra? E schiacciare l’occhio in Cina? E fare i segni del capo, gli scuotimenti della testa, i movimenti delle mani e delle braccia con cui ogni buon siciliano si esibisce spontaneamente a tutte le latitudini? A decifrare il codice di comunicazione non verbale più ricco e articolato del mondo arriva Luca Vullo, autore, regista, performer e ambasciatore della gestualità italiana. O più che altro, studioso di quel linguaggio non verbale che spesso e volentieri dice più di ogni parola, scritta oppure orale.Lo spettacolo arriva per la prima volta arriva a Palermo, venerdì 2 novembre, alle 21, al Real Teatro Santa Cecilia, con le musiche originali di Giuseppe Vasapolli, e con due ospiti d’eccezione: la madre di Luca, Angela Gabriele, e la professoressa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Padova che coinvolgerà gli spettatori in un’originale intervista scientifica. In collaborazione con il Brass Group. I biglietti costano 7 euro, prenotazioni sul sito del festival a questo link.Per informazioni telefonare allo 0918420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18.