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Va all’asta Villa Piccolo, magico rifugio degli ultimi Gattopardi

Sulle alture di Capo d’Orlando, fu la dimora dei fratelli Casimiro, Lucio e Agata Giovanna, frequentata spesso anche dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nell’annuncio di vendita pubblicato su un portale online leader del mercato immobiliare, il prezzo di partenza è fissato per poco più di 2 milioni di euro. La Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella spiega: “Mutuo pagato solo in parte a causa della mancata erogazione dei finanziamenti da parte della Regione Siciliana”

di Ruggero Altavilla

31 Luglio 2024

È un pezzo di storia che evoca ispirazioni letterarie e artistiche, suggestioni magiche, e custodisce echi e rimandi agli ultimi Gattopardi siciliani. Va all’asta Villa Piccolo, che fu rifugio della famiglia di cui porta il nome, soprattutto dei tre fratelli che lì vissero e a cui erano profondamente legati: il barone Casimiro Piccolo di Calanovella, artista eclettico, pittore e fotografo; il poeta Lucio, tra i più ispirati del Novecento italiano, e la sorella Agata Giovanna, esperta di botanica.

Prospetto di Villa Piccolo (foto Mediaterra, licenza CC BY-SA 3.0)

La villa di contrada Vina, sulle alture di Capo d’Orlando, oggi sede la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella presieduta dal 2019 dall’avvocato Andrea Pruiti Ciarello, è stata messa all’asta – come si legge su un sito di annunci immobiliari – con un prezzo di partenza di 2.116.760 euro. La vendita della villa di fine Ottocento – dove fu spesso ospite Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Piccolo – è la conseguenza di una procedura – spiegano dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella – avviata da tempo da Bcc Gestione Crediti (società di Banca Sviluppo), per un mutuo pagato solo in parte, acceso dal compianto presidente Bent Parodi nel 2008, per la ristrutturazione della villa nell’ambito di progetti cofinanziati. Tale mutuo – aggiungono dalla Fondazione – non è stato regolarmente pagato, a causa della mancata erogazione dei finanziamenti da parte della Regione Siciliana, previsti dalla Legge regionale 51/1995”.

Lucio Piccolo e Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Alla Bcc Gestione Crediti – fanno sapere inoltre – si è aggiunta anche la Safe Fct, altra società finanziaria, “la quale è intervenuta per il mancato pagamento da parte del Comune di Capo d’Orlando dell’importo ceduto, relativo alla Convenzione firmata nell’anno 2014 tra il comune di Capo d’Orlando e la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Villa Piccolo – sottolineano dalla Fondazione – è un bene sottoposto a vincolo ai sensi della Legge 1089/1939, da Decreto del 1998, pertanto, difficilmente potrebbe essere sottratta all’attuale destinazione”.

Cimitero dei cani (foto Mediaterra, licenza CC BY-SA 3.0)

Il debito maturato a tutt’oggi – dicono dalla Fondazione – si aggirerebbe intorno ai 550mila euro. Nel corso degli ultimi anni, – aggiungono – “nonostante i contributi regionali siano sempre stati esigui, rispetto alle richieste, i bilanci sono sempre stati chiusi con un utile di esercizio, che ha consentito di fare fronte a tutte le spese correnti e abbattere parzialmente debiti pregressi. La Fondazione Piccolo è fiduciosa, tuttavia, che attraverso il coinvolgimento virtuoso di soggetti privati e pubblici la situazione possa trovare una positiva e rapida definizione”. Tutte le attività culturali programmate nell’ambito della rassegna “Ingressi di paesaggi 2024” – tengono a precisare – continueranno ad essere svolte, senza alcuna modifica.

Panchina di Tomasi di Lampedusa

“L’immobile – si legge nell’annuncio di vendita all’asta, che sarà celebrata il prossimo 5 novembre – è composto da due piani fuori terra oltre a un piano cantinato. Il piano primo destinato originariamente all’abitazione della famiglia, oggi è adibito a museo. La Villa sorge a pochi chilometri del centro abitato di Capo D’Orlando su una collina che domina la piana sottostante e da dove si gode il panorama del mare e delle isole Eolie. Il piano semicantinato, risulta completamente fuori terra nel prospetto sud, mentre al nord emerge fuori terra per metà dell’altezza. Tali locali, originariamente erano destinati a servizi, cucina e magazzini della villa mentre attualmente sono destinati anch’essi a museo con esposizioni di beni della famiglia”.

“Il piano secondo, limitato nella superficie, – prosegue l’annuncio – costituisce il torrino della villa, originariamente destinato ad abitazione del personale che conviveva nella villa, mentre allo stato attuale a causa di mancati interventi di manutenzione si trovano in pessimo stato di conservazione”.

Casimiro Piccolo

All’interno della villa, gli ambienti rispettano l’impostazione data a suo tempo dalla famiglia, con le stanze dei tre fratelli Piccolo e di Tomasi di Lampedusa. Nella casa-museo sono conservate preziose collezioni di ceramiche e di quadri. Custodisce, inoltre, una biblioteca con migliaia di volumi e un archivio storico, con stampe e documenti d’epoca. Al pianterreno si trova anche la suggestiva collezione di “acquerelli magici” dipinti da Casimiro Piccolo. Un universo fatto di elfi, fate, gnomi, folletti, silfi che – nelle suggestioni esoteriche del barone – popolavano il bosco della villa.

Viale del giardino (foto Nicola Di Maria, licenza CC BY-SA 2.5)

Il giardino lussureggiante, realizzato grazie alla mano sapiente della primogenita Agata Giovanna, custodisce rare specie di piante provenienti da ogni parte del mondo. Mentre, nella stanza di Lucio Piccolo sono raccolte alcune foto e le prime stampe delle sue poesie, incorniciate, insieme ad oggetti cari che lo ispirarono nel suo percorso creativo.