“Viaggio per immagini” tra i tesori arabo-normanni

Una mostra allestita a Villa Zito racconta il lungo cammino di rivalutazione dell’itinerario monumentale che, nel 2015, è stato iscritto nella prestigiosa World Heritage List Unesco

di Marco Russo

18 Ottobre 2018

Un viaggio che parte da lontano e arriva ai nostri giorni. Dal Grand Tour degli intellettuali europei che rimasero incantati dalle bellezze siciliane, al meritato riconoscimento Unesco dato all’itinerario arabo-normanno. È tutto pronto per la mostra “Viaggio per immagini”, voluta dal Comitato di pilotaggio del sito seriale “Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” e realizzata dalla Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia. Il vernissage è previsto a Palermo, venerdì 19 ottobre alle 18 a Villa Zito.L’esposizione racconta il lungo cammino di riscoperta e rivalutazione dell’itinerario monumentale che, nel 2015, è stato iscritto nella prestigiosa World Heritage List dell’Unesco. Attingendo ad archivi, fondazioni private, collezioni pubbliche, rintracciando opere che raccontano questo processo di fascinazione. Partendo proprio dal concetto di “viaggio”: per immagini, per luoghi, appunto, ma anche attraverso le testimonianze abbandonate lungo il percorso. width=L’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 13 gennaio, sarà preceduta alle 17 da un incontro a cui parteciperanno il presidente del Comitato di pilotaggio, sindaco Leoluca Orlando, il presidente di Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Gianni Puglisi, il curatore della mostra Aurelio Angelini, ospiti del presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore. Sarà presente Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Bell’Italia, il mensile che più di ogni altro ha raccontato e racconta l’Italia della cultura. La mostra è stata inserita nel calendario di Palermo Capitale Italiana della Cultura ed entra nel circuito del festival Le Vie dei Tesori, per tre weekend, fino al 4 novembre.“Viaggio per immagini” è divisa in quattro sezioni temporali  – spiega il curatore Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Unesco Sicilia – e cerca di analizzare il diverso grado di attenzione rivolto ai siti, nel periodo che intercorre dal Grand Tour di fine Settecento ai nostri giorni. La prima sezione, “Dal Grand Tour alla  riscoperta dei monumenti siculo-normanni” raccoglie testi a stampa, opere grafiche e tele realizzate  durante l’epoca del Grand Tour e il periodo di riscoperta del medioevo europeo. width=Il secondo capitolo dedicato a “Rivalutazione e restauri nell’Italia postunitaria” è segnato da una forte passione per il Medioevo e per l’architettura romanica e gotica; si srotola lungo una raccolta di dipinti e fotografie che documentano l’avvio del restauro dei monumenti medievali dopo l’Unità nazionale. La terza sezione, su “Esaltazione e ripristini nell’età dei Nazionalismi tra le due guerre” racchiude soprattutto disegni, dipinti, fotografie e stampe che corrono sull’onda dello spirito patriottico: l’architetto palermitano Francesco Valenti, allievo di Giuseppe Patricolo, si sostituisce al maestro. La quarta ed ultima sezione, “Il riconoscimento dell’eccezionale valore universale”, è storia di questi anni: il 5 luglio 2015 a Bonn, il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali  di Cefalù e Monreale, viene iscritto nella World Heritage List Unesco.