Vucciria mosaico scolorito, un piano per la rinascita

30 Luglio 2019

Tavola rotonda dedicata ai progetti per il rilancio dello storico mercato di Palermo, a partire dalla riqualificazione di piazza Garraffello

di Alessia Franco“Apriti Vucciria”. Suona un po’ come quell’”apriti Sesamo” con cui Alì Baba schiude l’ingresso della caverna in cui è nascosto un tesoro immenso, il nome della tavola rotonda di riqualificazione, nel cuore della Vucciria. Un cammino – quello della rigenerazione urbana dello storico mercato che incantò, fra gli altri, Renato Guttuso – già avviato con iniziative come quella del 21 giugno scorso, con l’incontro sul progetto europeo dedicato ai centri storici di Palermo e La Valletta.

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Piazza Caracciolo

Anche in questo secondo passo del 29 luglio all’Istituto Cervantes, nel cuore della Vucciria, si è parlato del progetto europeo Interreg Italia-Malta I-access, di cui l’Università di Palermo è capofila. “La nostra città è sempre più una laboratorio e questo dev’essere il suo punto di forza. La Vucciria – ha detto Mario Zito, direttore dell’Accademia di Belle Arti, riferendosi proprio al celebre dipinto di Guttuso – non è più quella ritratta nel quadro, bisogna prenderne atto. Ma conserva intatti il suo fascino, la sua storia. Servono parole e concetti nuovi per reinterpretarla e farla rivivere”.
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Un momento dell’incontro

Un progetto che passa ovviamente anche per la riqualificazione urbana, di cui piazza Garraffello è il simbolo, con la ristrutturazione di edifici come i palazzi Mazzarino, Sperlinga e Rammacca, solo per citare i più noti. Ma anche con la ripresa di una vocazione, quella di mercato storico, che negli ultimi tempi era stata molto trascurata in favore di una vita notturna mordi e fuggi, con un trascurabile rispetto nei riguardi di persone e cose. Un atteggiamento che, alla lunga, stava finendo per decretare l’abbandono della vita diurna di un mercato così alacre che le sue “balate”, secondo la tradizione, non si asciugavano mai.
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Uno scorcio della Vucciria

A fare il punto, tra gli altri, Renata Prescia della Fondazione Salvare Palermo; Maria Concetta Prestigiacomo, assessore comunale alla Rigenerazione; Fabio Giambrone, vicesindaco e assessore al Decoro urbano; Pamela Villoresi, direttore artistico del Teatro Biondo; Lina Bellanca, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Palermo e i rappresentanti di associazioni come il comitato Vucciria. Una valorizzazione che non riguarda solo il mercato storico in senso stretto, ma anche le zone limitrofe: “A partire dalla piazzetta dedicata a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia vicino al Biondo – dice Villoresi – che vorremmo dotare di un giardino per dare spazio alla poesia, per esempio, e ai bambini”.