Vita e arte di Renato Guttuso, opere in mostra a Noto
Fino a ottobre è allestita al Museo Civico una personale dell’artista bagherese che racchiude paesaggi, ritratti e bozzetti: dall’intimità del privato alle passioni politiche
di Redazione
2 Luglio 2020
Una mostra per esaltare il lato intimo e profondo di uno degli artisti italiani più rappresentativi del Novecento. Si è inaugurata a Noto la personale “Io, Renato Guttuso”, che è visitabile fino al prossimo ottobre al Museo Civico. La mostra – a cura di Giuliana Fiori e organizzata da Sikarte – ha l’obiettivo di scandagliare l’animo forte e poliedrico dell’artista bagherese, realizzando un racconto visivo attraverso un’accurata selezione di opere – oli e disegni – che sveleranno il Guttuso uomo, artista, intellettuale, politico e scenografo.
Ogni lavoro esposto mostra un lato pubblico o privato della sua vita. Dalla sua nostalgia per la Sicilia (paesaggi isolani) al suo trasferimento a Roma (i suoi “tetti”); dai suoi affetti-amori (i ritratti della moglie, di uomini politici con cui aveva rapporti personali oltre che professionali) all’eros (i nudi di modelle). E ancora, al suo impegno politico palesato nelle sue nature morte e nelle tele dal taglio storico in cui racconta le battaglie per l’uguaglianza sociale. Infine, la sua prolifica produzione di scenografie per il teatro, e la cospicua collezione di bozzetti dei costumi di scena, risalente al decennio che va dagli anni ’60 ai ’70.La location è parte integrante della mostra. Entrando al Museo Civico di Noto, nell’ex convento di Santa Chiara, il visitatore si ritrova ad ammirare insieme ai reperti antichi custoditi del museo, le opere di Guttuso. Circondati dagli antichi resti, si potrà “camminare” dentro la vita del grande artista siciliano ammirando i suoi dipinti, sopra passerelle che rendono possibile l’unione tra passato e presente, attraverso un percorso culturale unico, concepito come un’esperienza formativa a 360 gradi. Parte dell’allestimento, dalla biglietteria ai pannelli espositivi è ecosostenibile.“La mostra – spiega la curatrice, Giuliana Fiori – ha l’intento di svelare allo spettatore, attraverso trentaquattro opere, le passioni che hanno mosso l’animo di Renato Guttuso. Non è solo un’esposizione dal forte impatto visivo ma anche documentaristico, che consente di conoscere Guttuso come uomo, artista, scenografo, intellettuale e politico. Al contempo, la mostra si propone anche come un ‘mezzo’ per raccontare Guttuso nella sua intima quotidianità di cui si ripercorre l’iter emotivo, intenso e passionale che trasfuse a piene mani nella sua avventura creativa. Una duplice chiave di lettura delle sue opere dalle quali traspare sempre una densa vitalità e una libera (e spesso trasgressiva) partecipazione a tutto tondo alla realtà del suo tempo”.