Giro di Sicilia ai nastri di partenza, attesi oltre cento equipaggi
La 30esima edizione della gara che rievoca la corsa inventata da Vincenzo Florio, inaugura il calendario del Circuito Tricolore dell’Asi
di Redazione
8 Giugno 2021
Sarà la 30esima edizione del Giro di Sicilia il primo evento nel calendario del Circuito Tricolore dell’Asi, Automotoclub Storico Italiano. La gara organizzata dal Veteran Car Club Panormus rievoca l’antica corsa inventata da Vincenzo Florio nel 1912, che dopo quasi un secolo di storia continua ad affascinare e ad attirare appassionati di auto storiche italiani e stranieri.
Alla partenza, giovedì 10 giugno alle 9,30, da Villa Airoldi, a Palermo, sono attesi oltre cento equipaggi, che faranno tappa, oltre che nei luoghi più noti come Cefalù, Taormina, l’Etna, Caltagirone, Agrigento, la Scala dei Turchi e Gibellina, anche in siti meno battuti quali Grammichele, Partanna, Piedimonte Etneo, Ucria, Randazzo, Santa Agata Di Militello, Motta Santa Anastasia. L’edizione del trentennale prevede alcuni trofei significativi: in particolare, quello dedicato alla “madrina” del Giro di Sicilia, Costanza Afan De Rivera Costaguti, discendente della famiglia Florio scomparsa nel settembre 2020, e quello intitolato a Roberto Pirera, noto cultore palermitano del motorismo storico e vittima del Covid.Il Giro di Sicilia ha anche un’anima solidale: partecipa alla Maratona del Sorriso per supportare le attività di clown-terapia, così come all’evento sociale Vivere un Sogno grazie alla presenza dell’equipaggio formato da Ninni Gambino e Pietro Boncimino, due appassionati diversamente abili a bordo di una iconica Fiat 600 dotata di comandi manuali. Un’esperienza per trasmettere il messaggio di un motorismo storico senza barriere, come dimostrato dal progetto “Classica & Accessibile” lanciato proprio quest’anno dall’Asi. “Iniziative come il Giro di Sicilia – ha commentato il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, intervenuto questa mattina alla presentazione dell’evento – sono il segno tangibile della ripartenza e va dato atto del coraggio a chi ci ha lavorato da mesi per l’organizzazione: è un’opera di restituzione del futuro alla Sicilia”.