Il Folkstudio festeggia 50 anni: i canti della tradizione rivivono in digitale

Tre giornate di studio promosse dalla Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione Folkstudio e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari

di Redazione

9 Dicembre 2021

Tradizioni popolari e tecnologie digitali s’incontrano, festeggiando i 50 anni del Folkstudio di Palermo, l’archivio etnomusicale del Mediterraneo. È iniziato oggi e terminerà l’11 dicembre il convegno “Musiche di tradizione orale nell’era della conversione digitale. Documentare Archiviare Analizzare Restituire. Giornate di studio per i 50 anni del Folkstudio di Palermo”, che si svolge nel capoluogo al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

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La locandina del convegno

L’incontro è promosso dalla Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione Folkstudio e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Federico II e del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani. L’obiettivo è di indagare estesamente come e in che misura la tecnologia digitale abbia influenzato le procedure di documentazione, archiviazione, analisi e restituzione delle tradizioni musicali di prevalente “mentalità orale”.La “dematerializzazione” dei supporti tradizionali (cartacei, fotografici, fonografici, filmici, etc.) ha permesso la creazione di archivi potenti ed efficienti, innescando opportunità di ricerca e catalogazione inimmaginabili ancora fino alla fine del secolo scorso. L’uso di strumenti “digitali” ha a sua volta profondamente mutato gli scenari del rilevamento, consentendo fra l’altro pratiche di “auto-etnografia” che, soprattutto attraverso i media “sociali”, sono divenute oggetto di un vero e proprio virtual field work, entro un gioco di rispecchiamenti sempre più complesso fra chi osserva e chi è osservato.
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Il Museo Pasqualino

Il Comitato scientifico, composto da Sergio Bonanzinga (presidente), Ignazio Buttitta, Girolamo Garofalo, Giuseppe Giordano, Giovanni Giuriati, Ignazio Macchiarella e Rosario Perricone ha affidato le relazioni e i panel a studiosi che si dedicano all’analisi di comportamenti e pratiche musicali per lo studio dei suoni e delle immagini resi sempre più sofisticati dalla tecnologia e alla osservazione della mutazione dei sistemi della comunicazione scientifica, sempre più tendente alla “multimodalità”, coniugando i sistemi tradizionali con le opzioni offerte dalla multimedialità in rete, anche rispetto a dinamiche di restituzione e condivisione della documentazione etnografica con le comunità che l’hanno a suo tempo resa attuabile. L’iniziativa ha avuto il patrocinio morale del Comitato d’onore composto da Paolo Emilio Carapezza, Mario G. Giacomarra, Elsa Guggino, Janne Vibaek Pasqualino, tra i fondatori del Folkstudio di Palermo.Il convegno si può seguire anche in streaming su www.fondazioneignaziobuttitta.org o sulle pagine Facebook del Museo delle Marionette e della Fondazione Buttitta