Accordo per i Quattro Canti, sfuma l’asta di Palazzo Di Napoli

È a una svolta l'intricata vicenda giudiziaria per la vendita della dimora barocca, che si affaccia su piazza Villena, nel centro storico della città

di Giulio Giallombardo

7 Maggio 2021

Tramonta la vendita all’asta di Palazzo Di Napoli, il gioiello barocco nel cuore di Palermo, che ingloba uno dei Quattro Canti di piazza Villena. È salva, così, l’integrità dei due palazzi attigui tra loro – Costantino e Di Napoli – che hanno rischiato di essere divisi da una intricata vicenda giudiziaria, ormai, come sembra, giunta a una conclusione. È quanto trapela dall’immobiliare Quattro Canti, proprietaria del palazzo, che ha trovato un accordo con i creditori, iniziando a saldare il debito e scongiurando così l’asta che è stata sospesa.

 width=

Palazzo Di Napoli con uno dei Quattro Canti

È l’ultima tappa di una lunga odissea che ha avuto il suo apice lo scorso ottobre, quando il palazzo fu messo all’asta dalla sezione Esecuzioni immobiliari del Tribunale di Palermo, con un prezzo di base che partiva da poco più di 4 milioni e mezzo di euro (ve ne abbiamo parlato qui). Tappa cruciale di un iter giudiziario che negli ultimi anni ha ruotato attorno al palazzo, al centro di tanti progetti di rilancio rimasti sulla carta, tra investimenti sfumati e tortuosi passaggi burocratici.
 width=

La balconata con Filippo III

In quell’occasione ha tenuto banco la storia della balconata che si affaccia su uno dei Quattro Canti, di proprietà del Comune e dunque inalienabile, come tutte le scenografiche quinte di piazza Villena. In quell’occasione, è scesa in campo la Soprintendenza ai Beni culturali e l’amministrazione comunale, che aveva chiesto al giudice di sospendere la vendita, limitatamente alla proprietà del Comune. Poi, chiarito l’equivoco, l’asta è andata deserta e il giudice aveva fissato una seconda data lo scorso marzo, con un ribasso a partire da poco più di 3 milioni e 300mila euro (ve ne abbiamo parlato qui). Ma l’asta è stata sospesa perché sopraggiunto l’accordo tra la proprietà e i creditori.
 width=

Affresco di Giuseppe Velasco a Palazzo Costantino

Così, adesso, Palazzo Di Napoli è tornato nella disponibilità dell’immobiliare Quattro Canti, di cui è socio il mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, che si è sempre detto disponibile a concedere gratuitamente il palazzo per un uso pubblico. L’idea era di trasformarlo in museo della città, un luogo al centro dell’itinerario turistico, dove mettere in mostra opere d’arte chiuse nei depositi dei musei cittadini. Ipotesi rilanciata fino a poco tempo fa da diverse associazioni impegnate nella tutela dei beni culturali, come Italia Nostra e Salvare Palermo. Ma prima della pandemia, si erano fatti avanti anche diversi gruppi alberghieri che erano in procinto di avviare trattative con la proprietà per trasformare il palazzo in un hotel di lusso. Quale sarà il destino di una delle dimore più importanti del centro storico è difficile prevederlo, ma almeno l’ipotesi di una vendita al ribasso sembrerebbe essere ormai svanita del tutto.