◉ PALERMO

Bruno Caruso nella sua “camera delle meraviglie”, in mostra oltre cinquanta foto dell’artista

Dal 16 al 28 marzo alla Libreria del Mare esposti scatti del fotografo Domenico Aronica che ritraggono il pittore nel suo studio di Roma. Una collezione quasi tutta in pellicola realizzata nell’arco di dodici anni

di Redazione

15 Marzo 2024

Un omaggio a uno degli artisti palermitani più importanti del Novecento. Una raccolta inedita di oltre cinquanta scatti che ritraggono Bruno Caruso nell’intimità del suo studio di Roma e in altri momenti privati delle sue giornate, realizzati nell’arco di dodici anni dal fotografo palermitano Domenico Aronica, sono in mostra dal 16 al 28 marzo alla Libreria del Mare di Palermo.

Lo studio di Bruno Caruso (foto Domenico Aronica)

La mostra, che si inaugura alle 17, racchiude cinquantacinque fotografie, tra cui tanti ritratti anche in bianco e nero, molto amati dall’artista. Caruso è ritratto nel suo studio davanti al Colosseo, una preziosa “wunderkammer” piena di marmi antichi, tavole decorate, opere di artisti del calibro di Picasso e De Chirico, e poi libri a non finire, alcuni anche molto rari.

“Eravamo legati da una profonda amicizia – racconta Aronica, 45 anni, fotografo e guida turistica – e per me è stato un grande maestro. Ero affascinato da come dipingeva e spesso mi capitava di dargli una mano a organizzare le sue mostre a Palermo. Era una persona molto generosa, accogliente, le porte del suo studio romano erano sempre aperte, spesso mi invitava a pranzo, amava tanto la pasta al pomodoro, e mangiavamo con vista sul Colosseo. Ci sono voluti tanti anni per realizzare questi ritratti, quasi tutte foto in pellicola”.

Pittore, disegnatore, incisore e anche scrittore, Bruno Caruso è morto 91enne a Roma nel 2018. Interessato al mondo dell’editoria, del giornalismo e della fotografia, nell’arco della sua vita ha collaborato con diverse testate italiane fino a fondare lui stesso riviste intellettuali, come Sicilia del 1953. Famosa dagli anni Sessanta la sua attiva partecipazione alla rivista L’Ora. La sua attenzione è rivolta agli aspetti etici e civili dell’uomo, dai temi più caldi della sua terra ntale a quelli più globali, come la guerra, i manicomi, la natura.

Bruno Caruso nel suo studio (foto Domenico Aronica)

Ha conosciuto e collaborato con artisti celebri a livello nazionale e internazionale, quali Leonardo Sciascia e il fotografo Brassaï. Per Rai Scuola ha tenuto lezioni sul dipinto e sull’acquaforte rivolte a chi si avvicina per la prima volta a queste arti e di cui sono disponibili gli audiovideo sull’archivio Rai. Tra le ultime sue mostre, ”Federico II a Palermo” che si è tenuta a maggio 2012 nella città natale. Numerosi sono i riconoscimenti pervenutigli nel corso degli anni in Italia e all’estero. Per citare qualche esempio, ha ricevuto nel 2001 la medaglia d’oro cultura dal Presidente della Repubblica e l’anno successivo il Premio Archimede destinato ai siciliani più illustri nel mondo. L’Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Lettere e Filosofia nel 1986. Titolo che si aggiunge a quello da lui conseguito in Giurisprudenza in gioventù.

Riguardo al suo stile difficilmente inquadrabile in una corrente artistica, Caruso diceva: “Non credo di appartenere ad una scuola. La mia è una pittura figurativa che non si può collocare in uno degli ‘ismi’ di questo tempo”.