Storie
Progettata da Mariano Smiriglio, è l’unica superstite delle sei che si incontravano nella passeggiata verso Monreale. Adesso l’acqua è tornata a zampillare dopo il restauro nato da un progetto dell’associazione Salvare Palermo, portato a termine in sinergia con l’Università e il Comune
Un elegante bugnato rinascimentale, realizzato con la tecnica a “sgraffito”, uno dei primi in Sicilia, è ancora in parte visibile sul prospetto della dimora nel cuore della città. Una mescolanza perfetta di stili che dialogano tra loro dopo il restauro
Delle tre originarie sale resistono soltanto gli affreschi in quella di prima classe, attribuiti a Rocco Lentini e ai suoi aiuti. Sulla volta sono ritratti diversi putti tra le nuvole che sostengono i simboli del telegrafo, delle ferrovie, della Marina e dell’Aeronautica. Al centro un ottagono più piccolo raffigura i segni zodiacali
Il dipinto raffigurante “San Michele che scaccia i demoni”, scoperto dal ricercatore Carmelo Lo Curto, era stato attribuito erroneamente a un anonimo siciliano del Seicento. L’opera è adesso nel laboratorio di restauro del museo, in attesa di essere recuperata per poi essere esposta al pubblico
La “Casina Grande” appartenuta alla storica famiglia di imprenditori, in piazza Principe di Camporeale a Palermo, è in cerca di nuovi proprietari. Il prezzo è di un milione e 800mila euro, per oltre millecinquecento metri quadrati, disposti su tre piani, ma interamente da ristrutturare
Rimangono solo poche vestigia dello storico accesso alla città, tra cui un elegante balconcino. Un tempo era un imponente arco trionfale di trenta metri, abbellito da una sontuosa facciata, con una ricca balconata. Fu smantellata nella metà dell’Ottocento, negli anni dell’epopea garibaldina