◉ PALERMO
Dal Gattopardo ai Florio fino ai sentieri della Favorita: le passeggiate del secondo weekend del Genio
Sabato 27 e domenica 28 aprile cinque gli itinerari in programma per il festival primaverile organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con l’Università di Palermo. Dai sentieri del parco reale ai luoghi di Tomasi di Lampedusa. Si scoprirà la storia dei pugnalatori attraverso gli occhi di Leonardo Sciascia e si farà un viaggio indietro nel tempo fino agli anni dell’Esposizione Nazionale
di Redazione
23 Aprile 2024
Si andrà sulle tracce del Gattopardo, tra i luoghi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e su quelle dei Florio, nella Palermo della Belle Époque. Si scoprirà la storia dei pugnalatori del 1862 attraverso gli occhi di Leonardo Sciascia e si farà un viaggio indietro nel tempo fino agli anni dell’Esposizione Nazionale, per poi addentrarsi tra i sentieri della Favorita. Sabato 27 e domenica 28 aprile cinque le passeggiate in programma per il secondo weekend del Genio di Palermo, il festival primaverile organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con l’Università di Palermo. Alle guide autorizzate, saranno affiancati, in alcune passeggiate, anche esperti, docenti e divulgatori che arricchiranno l’esperienza.
LE PASSEGGIATE DEL WEEKEND
Si comincia sabato 27 aprile alle 10,30 davanti alla chiesa di San Giorgio dei Genovesi. È da lì che parte un itinerario curato da Michele Anselmi dell’Associazione Pluralia, che ripercorre gran parte dei luoghi del centro storico che fanno da sfondo a episodi del Gattopardo. La passeggiata si svolge attraversando i due quartieri marinari, la Loggia e la Kalsa, congiungendo le due estreme dimore di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: la casa di via Lampedusa, in cui lo scrittore nacque nel 1896 e che fu costretto ad abbandonare dopo i bombardamenti del ’43, e la casa di via Butera, l’ultima in cui visse e dove immaginò la propria morte. Fra questi due estremi si svolge il percorso denso di riferimenti all’opera letteraria di Tomasi (qui per prenotare).
Nel pomeriggio alle 15,30 appuntamento al Politeama dove, affiancato da una guida autorizzata, l’architetto e docente universitario Marco Picone racconterà Palermo ai tempi dell’Esposizione Nazionale del 1891. Sotto l’impulso dei Florio e di altre famiglie borghesi dell’epoca, l’area tra il Politeama e piazza Croci cambiò per sempre il suo volto (qui per prenotare).
Sabato sera la guida turistica Igor Gelarda condurrà una passeggiata che ruota intorno ad una serie di delitti che avvennero a Palermo nella notte del 1 ottobre 1862, a un anno dall’Unità d’Italia. In tredici luoghi diversi della città, tredici persone tra loro sconosciute vennero pugnalate contemporaneamente suscitando grande clamore e mistero nella città. Una narrazione lunga oltre un secolo e mezzo, passeggiando dal Foro Italico, fino alla Cattedrale, si cercherà di fare luce su uno dei più grandi misteri della nostra città attraverso gli occhi di Leonardo Sciascia che narrò mirabilmente la storia (qui per prenotare).
Due, infine, le passeggiate di domenica 28 aprile. Di mattina, alle 10 davanti a Villa Niscemi, sarà presente il docente Francesco Lo Piccolo per un itinerario all’interno del parco della Favorita, che, alla luce di nuovi documenti d’archivio, ripercorrerà il soggiorno della corte reale borbonica a Palermo tra il 1798 e il 1820. La passeggiata costeggerà i Quartieri dei Cacciatori reali, la Palazzina Cinese, i suoi giardini, la cappella e i locali annessi (oggi Museo Pitrè), la colonna alla traiana, la stele egizia, la fontana d’Ercole, i magazzini del vino e l’olivo secolare (qui per prenotare).
Nel pomeriggio alle 17 si parlerà dei Florio. A partire dalla statua di Ignazio senior in piazza Ignazio Florio, il percorso curato da Michele Anselmi dell’Associazione Pluralia risalirà la via Dante fino a piazza Principe di Camporeale nella famosa contrada dell’Olivuzza. Un tempo rinomato luogo di villeggiatura, i Florio stabilirono qui la loro principale dimora. Si attraverserà la Palermo della Belle Époque, incontrando luoghi e palazzi ricchi di memorie dell’epoca, tra cui il Villino Favaloro, il Villino Florio e la Villa Malfitano Whitaker che conservano ancora l’atmosfera ricca di fascino e di cultura che caratterizzò l’alta società palermitana alla fine dell’Ottocento (qui per prenotare).
Per informazioni telefonare tutti i giorni dalle 10 alle 18 allo 0918421309.