◉ HO SCELTO IL SUD
Dalle redazioni alla cucina nel borgo, il giornalista-chef Diego Landi si racconta
Dopo una vita di impegno politico e carta stampata, ha scelto le Madonie per aprire, con la sua compagna, una piccola trattoria a Borgo Cipampini, frazione di Petralia Sottana: “Dopo la pensione ho deciso di ritirarmi su queste montagne per vivere bene, divertirmi e cucinare, ripartendo dai bisogni della gente”
Di Redazione
18 Gennaio 2024
Video realizzato da Fuoririga
Reinventarsi a 70 anni. Mollare la grande metropoli per riscoprirsi in un piccolo borgo delle Madonie. Lì dove anche il suono delle campane; il contatto genuino con la gente del posto, il profumo della legna ardente dei camini e il miagolio dei gatti, sa di poesia. Non si tratta di un ritorno nella propria terra; nemmeno, di una storia di resilienza. Quella di Diego Landi, dopo una vita di impegno politico e di giornalismo, rappresenta la scommessa di chi ha scelto le montagne delle Madonie, per stare bene con se stessi e “deliziare” i palati altrui. Si, perché Landi, a Borgo Cipampini, piccola frazione di Petralia Soprana, è ripartito dal cibo. Varcando l’uscio della sua Locanda di Calì, è come entrare nella sua vita, tra gusti e profumi della cucina tipica siciliana.
La storia di Diego Landi è tra quelle della rete Ho scelto il Sud, progetto della Fondazione Le Vie dei Tesori, sostenuto dalla Fondazione con il Sud, che riunisce le testimonianze di chi è rimasto o è tornato in Sicilia per portare avanti progetti innovativi.
Una vita di impegno politico tra le fila del Partito Comunista Italiano; caporedattore, a partire dagli anni 70, del giornale l’Unità a Bologna; poi l’amore per Palermo e la Sicilia. “Arrivai a Palermo per dirigere L’Ora – racconta Landi – . In quel periodo, si parlava di far rinascere quella storica testata. Poi non si fece più nulla e, per qualche tempo, andai a dirigere Il Mediterraneo. Ho atteso di andare in pensione con uno stipendio alto e, con la mia nuova compagna, ho deciso di ritirarmi su queste montagne. Vivere bene, divertirmi e cucinare, ripartendo dai bisogni della gente”.
Nella Locanda di Calì, ricavata in un tipico ed antico edificio sapientemente ristrutturato, le pareti ospitano quadri e foto che ripercorrono la vita di Diego Landi. Chiacchierare con lui è un’esperienza da cui apprendere tanto e che non si dimentica facilmente. Nei suoi occhi leggi la genuinità di un uomo che ama il suo lavoro e il suo impegno, lontano dagli individualismi a cui siamo ormai abituati.