◉ BENI CULTURALI
Eredità immateriali della Sicilia: cresce il numero di luoghi, celebrazioni e tesori umani
Iscritti al Reis della Regione Siciliana tutti i siti megalitici dell'Isola, ma anche il “Giardino dell’impossibile” di Favignana, il maestro liutaio Giuseppe Antonio Severini di Randazzo, il docente e cultore di botanica, Antonino La Mantia. Poi la festa del “Pagghiaru” nel Messinese e dell'“Immacolata Concezione" a Porto Palo di Capo Passero
di Redazione
24 Dicembre 2024
Salgono complessivamente a 51 i siti megalitici iscritti nel Registro delle eredità immateriali della Regione Siciliana (Reis), una conquista significativa per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Isola. Questi siti, raggruppati in tre macroaree – fascia costiera tirrenica, Sicilia centro-occidentale e centro-orientale – rappresentano un esempio straordinario delle espressioni architettoniche epigeiche, ipogeiche e strutturali del megalitismo in Sicilia. La loro iscrizione nel “Libro degli spazi simbolici” e nel “Libro dei luoghi del sacro” del Lim (Libro delle identità e delle memorie) è avvenuta all’unanimità, sottolineando la loro importanza nel contesto del fenomeno megalitico euro-mediterraneo.
Scarpinato: “Valorizziamo i percorsi identitari”
L’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, ha considerato questo provvedimento come un’iniziativa di grande rilievo per la Sicilia. “Tramite il Reis – ha dichiarato – abbiamo iscritto in un unico corpo tutti i siti megalitici siciliani, compiendo un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale e simbolico dell’Isola. Si tratta di percorsi identitari, capaci di attrarre importanti flussi turistici, che nulla hanno da invidiare a Stonehenge o ai templi megalitici di Malta». Questa dichiarazione evidenzia il potenziale turistico e culturale di questi luoghi, in grado di competere con i più celebri siti megalitici del mondo.
Il “Giardino dell’Impossibile”: un esempio di recupero creativo
Tra i luoghi recentemente iscritti nel Reis figura anche il “Giardino dell’Impossibile” di Favignana. Questo straordinario spazio nasce dal recupero delle cave di tufo, un tempo fondamentali per l’economia dell’isola. Grazie all’opera dei coniugi Campo, le cave sono state trasformate in un giardino edenico, popolato da una varietà di essenze arboree e arbustive. La commissione del Reis ha sottolineato nel verbale il “sagace e singolare riuso” delle cave, un esempio brillante di come il passato possa essere reinterpretato per creare bellezza e cultura.
Uomini, saperi e tecniche: la tradizione della liuteria e l’irrigazione tradizionale
Oltre ai luoghi fisici, il Reis riconosce anche persone, pratiche e conoscenze che rappresentano un ponte con il passato. Tra questi, il maestro liutaio Giuseppe Antonio Severini è stato celebrato per la sua arte nella costruzione di liuti medievali siciliani, eredità delle antiche tecniche medievali e della presenza arabo-islamica in Sicilia. Le sue opere sono una testimonianza viva di una tradizione che merita di essere preservata. Un altro esempio di conoscenza tradizionale è rappresentato da Antonino La Mantia, custode dell’“arte di tirare la terra”, una pratica di irrigazione e coltivazione di origine araba. Anche se oggi praticata sporadicamente, questa tecnica rappresenta un’importante eredità culturale che richiede tutela e valorizzazione.
Celebrazioni e feste: rituali che uniscono la comunità
Il Reis include inoltre celebrazioni e pratiche rituali che continuano a rafforzare i legami identitari delle comunità siciliane. Tra queste, spiccano la festa del “Pagghiaru” nel Messinese e quella dell’“Immacolata Concezione” a Porto Palo di Capo Passero (nel Siracusano). Queste celebrazioni non sono solo eventi religiosi, ma anche momenti di aggregazione sociale che mantengono vive tradizioni secolari.
Un patrimonio da scoprire e valorizzare
L’iscrizione di questi siti e tradizioni nel Registro delle eredità immateriali rappresenta un passo fondamentale per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale siciliano. Questi luoghi, pratiche e conoscenze non solo raccontano la storia dell’Isola, ma offrono anche opportunità per il turismo culturale e la ricerca scientifica. In un’epoca in cui il valore delle radici storiche e culturali è sempre più riconosciuto, il megalitismo siciliano, insieme con gli altri siti, mestieri e tradizioni si affermano come un tesoro di inestimabile valore da scoprire e preservare.