Il Festino cambierà volto: in bilico tra rinvio e streaming
L'amministrazione comunale sta studiando soluzioni alternative per celebrare la ricorrenza più attesa dai palermitani minacciata dalla pandemia
di Marco Russo
28 Aprile 2020
Non è ancora chiaro come e quando, ma il Festino 2020 si farà e sarà molto diverso dalle 395 edizioni che l’hanno preceduto. Difficile immaginare il fiume di gente lungo il Cassaro, che sfila dietro al carro della Santuzza, o la sterminata folla che il 14 luglio riempie il Foro Italico con naso all’insù, ammirando lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Palermo certamente festeggerà la sua patrona in modo inedito, trasformando a causa del virus la celebrazione più attesa dell’anno.
“Sicuramente sarà un’edizione diversa”, ha ammesso l’assessore comunale alle Culture, Adham Darawsha, intervenendo al quarto webinar promosso dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana. “Questa crisi ci ha permesso di vedere un aspetto che prima non era chiaro a tutti – ha proseguito l’assessore, che ha invitato a prepararsi a un Festino più meditativo e spirituale dei precedenti – . Ora ci stiamo tutti rendendo conto del legame che c’è tra cultura e turismo. Io sono anche un medico e come tale sto vivendo anche l’emergenza sanitaria in prima persona ed è la più grande emergenza sanitaria di questa epoca. L’intera emergenza rappresenta una vera tragedia”. Nei giorni scorsi l’assessore ha partecipato ad alcuni incontri con gli operatori culturali, a cui hanno preso parte anche l’arcivescovo Corrado Lorefice, il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone, e i vertici dell’Accademia di Belle Arti, del Teatro Biondo e della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Una delle ipotesi in campo è di rinviare il Festino al 4 settembre, giorno in cui i palermitani per devozione, con la tradizionale “acchianata”, raggiungono il Santuario di Monte Pellegrino. Ma si è pensato anche a una edizione simbolica in streaming, con le esibizioni in video degli artisti che solitamente affollano il centro storico. Anche se mancano pochi mesi al 14 luglio, è comunque ancora presto per prendere decisioni. Tutto dipenderà dalla curva dei contagi, soprattutto in vista della cosiddetta “fase 2” che con molta cautela partirà dal 4 maggio. Così, per ironia della sorte, il Festino nato come tributo a Santa Rosalia che liberò Palermo dalla peste, 396 anni dopo, a causa di un nuovo virus, sarà costretto a cambiare veste in attesa di tempi migliori.