◉ BENI CULTURALI
In vendita ex monastero benedettino affacciato sullo Stretto di Messina
Fondato nel 1361, il complesso di San Placido in Silvis, sulle colline tra Briga e Giampilieri, cerca nuovi proprietari. Il prezzo è fissato a 2,5 milioni di euro. Potrebbe diventare una struttura ricettiva. La Pro Loco: “Regione, Comune e Città Metropolitana si facciano avanti”
di Giulio Giallombardo
19 Giugno 2024
È uno tra i più antichi tesori di Messina: in cima a una collina impervia guarda solitario lo Stretto. Sulle alture tra Briga e Giampilieri, dove si gode uno dei panorami più belli sulla città, si affaccia l’ex monastero di San Placido in Silvis. Fondato nel 1361 e conosciuto anche come “Il Vecchio”, da quando nel 1486 fu edificato il nuovo monastero di San Placido Calonerò, oggi il complesso monastico, che appartiene a privati, è stato messo in vendita a 2,5 milioni di euro.
“Questo antico monastero benedettino – si legge nell’annuncio su un sito online di mediazioni immobiliari – offre un’opportunità unica di trasformare un pezzo di storia in una struttura ricettiva mozzafiato. Situato con una vista panoramica sullo Stretto di Messina, questo affascinante edificio può essere trasformato in un incantevole agriturismo o una struttura ricettiva di prestigio. L’opportunità di possedere e gestire questo affascinante monastero benedettino offre una combinazione unica di storia, bellezza naturale e potenziale commerciale”.
Il complesso, esteso su 600 metri quadrati, comprende sei camere con bagno privato; la terrazza panoramica con vista sul mare; la cappella storica per cerimonie ed eventi; un’ampia cucina attrezzata e una sala per ristorazione con camino e forno tradizionale. Tutto intorno, compreso nel prezzo, un ettaro di terreno per giardini e coltivazioni agricole e anche una serra.
Il bene fino a pochi anni fa apparteneva ad Andrea Bonfiglio, chimico e dirigente dell’ex industria Agrumaria Sanderson, che dedicò parte della sua vita al recupero del complesso monastico. Adesso gli eredi, dopo la sua scomparsa, hanno deciso di mettere in vendita la proprietà, nella speranza che qualcuno possa farsi avanti per acquistare e rilanciare il complesso, magari un mecenate che voglia investire per trasformare l’ex monastero in una struttura ricettiva o in un centro culturale.
Dopo l’annuncio della vendita, è arrivato anche l’appello della Pro Loco Messina Sud affinché si facciano avanti gli enti pubblici per rilevare il bene. “Si tratta di un immobile di grande valore storico e pregio artistico con un grande potenziale di sviluppo anche turistico – dicono dalla Pro Loco – . Per questo sarebbe meritevole di attenzione da parte della Regione Siciliana, della Città Metropolitana e del Comune di Messina, che potrebbero attivarsi per avviare una procedura di acquisizione e valorizzazione ai sensi della normativa vigente sui beni culturali, così come è stato fatto per altri beni siciliani, anche meno importanti di questo”.