La magia dell’alba nella Valle dei Templi tra dei, ninfe e satiri

Sono ritornate le visite teatralizzate nell'area archeologica. Più di 400 spettatori hanno seguito un esperto che ha raccontato l’antica Akragas tra i figuranti

di Redazione

26 Luglio 2021

I satiri appaiono da dietro le colonne, Paride decide chi è la più bella tra le dee, Cassandra predice un futuro nefasto, Ettore si batte e viene ucciso da Achille, Dafne fugge dall’amore di Apollo che la trasforma in alloro. Miti leggeri come carezze che nascono dalla Valle dei Templi immersa nell’oscurità. Sono ritornate le visite teatralizzate all’alba tra i templi, e ieri più di 400 spettatori (per la maggior parte turisti da ogni parte d’Italia, rispettosi del luogo e delle norme di sicurezza) sono entrati nella Valle seguendo un archeologo che ha raccontato l’antica Akragas. I templi sono pian piano diventati più nitidi, flessuosi, avvicinandosi all’aurora, sono affiorate anche le tredici sculture monumentali di Gianfranco Meggiato allestite lungo il percorso e inserite nella mostra che si inaugurerà martedì al tramonto. E i quadri teatralizzati, pillole da Al passo coi templi, lo spettacolo di Marco Savatteri con la Casa del Musical, costruito dal Parco archeologico con la collaborazione di Coopculture, che sarà replicato il 22 agosto.

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Un momento della performance

Dunque si entra nella Valle addormentata, immersa nella notte, colma di profumi indefiniti; una guida, quasi un Virgilio devoto, fa scoprire i templi, racconta il passato splendente di Akragas e Agrigentum. E pian piano, con l’avvicinarsi dell’aurora, una luce soffusa e morbida accarezza dei e dee, ninfe e satiri, umani alla ricerca di un contatto con il divino, attori e narratori: una vera propria esperienza, sensoriale e sociale, di certo indimenticabile. Il 31 luglio – e in replica l’1, il 7 e l’8, il 27 e il 28 agosto –  toccherà poi all’Iliade interpretata da Sebastiano Lo Monaco, sotto il tempio della Concordia; il 15, 25 e 29 agosto ecco “E non temere il domani” di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe con gli attori della Fondazione Teatro Luigi Pirandello.
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Figuranti tra i templi all’alba

I quadri si srotolano lungo il percorso, permettendo di scoprire nella luce rosata, il sito archeologico nella sua complessa diversità, gli arcosoli, i reperti, gli altari, le mura megalitiche: dal Tempio di Giunone, affiorerà Cassandra, con i suoi vaticini luttuosi e inascoltati; le ninfe leggere fuggiranno i satiri dispettosi, cercando di nascondersi dall’uomo; sulle Mura Megalitiche prenderà vita la disfida tra le dee per la palma di più bella: all’offerta di potere e saggezza, Paride sceglierà la bellezza; la magarìa di Circe innamorata di Ulisse condurrà verso l’infelice Antigone, mentre affileranno le spade Ettore e Achille. Un viaggio affascinante e scenografico nell’iconografia classica che si chiuderà con il Fato che pesa il destino sotto il Tempio della Concordia.