◉ PALERMO
La rinascita dell’ex Chimica Arenella: selezionati quattro progetti di rigenerazione
Entra nel vivo Reinventing Cities, il bando internazionale a cui partecipa il capoluogo siciliano, insieme ad altre città del mondo. La commissione, composta da esperti in ambito urbanistico e ambientale, ha scelto le proposte per valorizzare l'ex area industriale affacciata sulla costa nord della città
di Redazione
30 Gennaio 2025
Si è conclusa la prima fase del concorso “Reinventing Cities”, il bando internazionale per la rigenerazione di aree che vogliano perseguire la transizione ecologica, l’innovazione urbana e la coesione sociale. Un’iniziativa promossa dal Comune di Palermo in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e il network internazionale C40 Cities. L’obiettivo del progetto è la rigenerazione ambientale, economica e sociale del complesso immobiliare dismesso dell’ex Chimica Arenella, un’area di oltre 82 mila metri quadrati affacciata sulla costa nord della città.
Dopo aver esaminato le sei manifestazioni di interesse pervenute, la commissione, composta da esperti in ambito urbanistico, ambientale e di rigenerazione urbana, ha selezionato quattro progetti. Accedono alla fase successiva: “Pst – I Love when a Program Comes Together”, progetto di Barbara Mezzaroma con il supporto dell’architetto Silvia Furlan e dell’esperto ambientale Andrea Costa; “I Parchi dell’Arenella – A New Community Hub”, con Ofer Zion Arbib come rappresentante del team, l’architetto Mario Cucinella e l’ingegnere ambientale Gabriele Speciale; “Alchimia”, progetto coordinato da Stefano Massarino con il contributo dell’architetto Federico Florena e dell’esperta ambientale Laura Maria Conti; e “Arena Arenella”, presentato da Paola Viganò, con l’architetto Peter Zoderer e l’esperto ambientale Sergio Settanni.
Con la selezione dei finalisti, il concorso entra nel vivo. I team dovranno ora presentare un programma dettagliato dei loro progetti, includendo un piano di sostenibilità economico-finanziaria, secondo una tempistica che verrà presto resa nota. La commissione valuterà la credibilità e la solidità delle proposte, considerando in particolare le soluzioni per affrontare le dieci sfide per il clima, l’organizzazione degli spazi e delle attività previste, nonché gli aspetti giuridici ed economici.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Maurizio Carta, hanno sottolineato l’importanza del concorso per rilanciare la città sulla scena internazionale della rigenerazione urbana. “La qualità dei team selezionati – spiegano – per la seconda fase del concorso Reinventing Cities è un evidente riconoscimento della fertile strada di innovazione urbanistica che Palermo ha avviato attraverso un sistema di tattiche urbanistiche e di accordi quadro e attraverso le direttive generali del nuovo piano urbanistico per portare avanti una nuova idea di città, a partire dalla rigenerazione complessiva della costa. Proposte che interpretano concretamente anche l’attrattività di Palermo come prima città italiana nel ranking internazionale delle città accoglienti e vibranti per i nomadi digitali elaborato dall’Executive Nomad Index”.
L’obiettivo del Comune è realizzare un intervento di rigenerazione urbana a basso impatto ambientale e ad alto valore sociale e culturale, attraverso il recupero parziale e la trasformazione dell’area della ex Chimica Arenella. La seconda fase del concorso permetterà di verificare la sostenibilità finanziaria delle proposte e di individuare i soggetti più adatti alla loro realizzazione e gestione.
“Tutte le proposte selezionate, di cui non si possono ancora svelare i dettagli poiché la competizione è ancora aperta, – sottolinea l’assessore Carta – secondo la Commissione hanno espresso una grande creatività e una solidità di impianto che garantisce la futura attuazione delle proposte per fare della ex Chimica Arenella un polo attrattore di livello globale e anche un generatore di buona urbanità per il quartiere. Le proposte, inoltre, hanno puntato su un approccio adattivo e incrementale che permetterà una concreta attuazione e una progressiva capacità di generare un moltiplicatore di sviluppo sostenibile e di autonomia economico-finanziaria dell’operazione”.