Il riconoscimento premia le realtà territoriali che si distinguono per l’innovazione gastronomica e sensibilizzazione all’unicità alimentare. Il governo regionale ha annunciato di voler candidarsi al premio

di RedazioneÈ un premio che valorizza i tratti distintivi delle culture alimentari territoriali e rafforzare il benessere delle comunità. C’è anche la Sicilia in corsa per la candidatura all’European Region of Gastronomy Award del 2025, il riconoscimento assegnato ogni anno dall’Istituto internazionale di gastronomia, cultura, arti e turismo (Igcat) a una o più città, o regioni europee, che si distinguono in attività di sensibilizzazione sull’unicità culturale e alimentare.

L’annuncio – fanno sapere dalla Regione Siciliana – è arrivato nel corso del Vinitaly, durante una conferenza stampa nel padiglione Sicilia, dell’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino e del direttore generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta.Il riconoscimento premia le realtà territoriali che si distinguono per l’innovazione gastronomica e che si mettono in evidenza per iniziative di educazione a una alimentazione più sana e di miglioramento degli standard del turismo sostenibile. Il titolo viene assegnato alle regioni che hanno aderito alla piattaforma World-European Regions of Gastronomy, soddisfacendo i criteri dell’Igcat. L’organizzazione nominerà una regione candidata che sarà valutata dalla giuria.Per il 2023 detiene il titolo la regione dell’Alta Francia, affacciata sulla Manica; nel 2024 sarà quella del lago Saimaa, il più grande della Finlandia, composto da una serie di bacini lacustri collegati tra loro. Per il 2025, dunque, la Sicilia si propone per la candidatura.“Abbiamo scelto il Vinitaly come teatro per l’annuncio della candidatura della Sicilia alla nomination di European Region of Gastronomy 2025, perché l’importanza di questa scelta merita un palcoscenico così prestigioso – ha commentato l’assessore Sammartino –. È l’intera filiera produttiva agricola siciliana a meritare questo riconoscimento dato che nel progetto sono incluse centinaia di aziende grazie al coinvolgimento di tutti i consorzi dell’agroalimentare siciliano e del consorzio Doc Sicilia. Anche questa volta, vogliamo scommettere nel connubio tra prodotto e territori, raccontando l’Isola attraverso le sue eccellenze, le sue tradizioni, gli uomini e le donne che la rendono una terra unica al mondo”.