L’antica Leontinoi compie 2750 anni e aspetta il ritorno del kouros
Il 2021 è un anno importante per Lentini e Carlentini che condividono una storia millenaria, celebrata con un ricco calendario di eventi
di Guido Fiorito
23 Gennaio 2021
È la città del filosofo sofista Gorgia e di Giacomo il notaro, considerato l’ideatore del sonetto. Lentini, l’antica Leontinoi, festeggia 2750 anni dalla sua nascita. La data di fondazione, infatti, viene fatta risalire al 729 avanti Cristo, secondo il racconto di Tucidide. Lo storico ateniese scrive che coloni greci, provenienti da Calcide, si stabilirono in questi luoghi cinque anni dopo la fondazione di Siracusa (733-734 avanti Cristo). Un raro caso di colonia greca non marittima che si estendeva sulla collina di San Mauro e poi su quella opposta di Metapiccola.
È un momento importante per Lentini e per Carlentini (nome questo in onore di Carlo V che la volle edificare nel 1551) che condividono l’eredità dell’antica città, per rivalutare le radici e la cultura preziosa del territorio. Con un’arma in più, il parco archeologico, la cui istituzione, il 7 marzo 2019, è stato ultimo atto dell’assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa prima della tragica scomparsa. “Tutto è nato – dice Giorgio Franco, presidente di Badia Lost & Found, il primo ideatore di Leontinoi 2021 – poco più di un anno fa. Agostino Riitano, project manager di Matera 2019 e adesso promotore di Procida 2022, è venuto a Lentini per presentare un suo libro e ci ha ispirato questo progetto. Abbiamo firmato un protocollo tra la nostra associazione, i due comuni e la Pro Loco di Lentini presieduta da Luca Fazzino. Un’occasione per rilanciare un patrimonio culturale trascurato e di enorme valore. L’eredità greca, il granaio dei romani, la culla della poesia con Giacomo, che i toscani chiamavano Jacopo, l’architettura di Riccardo da Lentini con i suoi castelli federeciani… L’ateniese Teocle che guidava i calcidesi, scelse l’entroterra, per il controllo delle colline degli Iblei e della piana. Perciò uno degli slogan di questo anno di promozione è Porta degli Iblei. Porta con un significato di accoglienza”. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, è stato varato un calendario che durerà tutto l’anno, con più di cento appuntamenti, che inizialmente saranno effettuati in streaming in diretta su Facebook, in attesa che la situazione consenta di riprendere gli incontri di presenza. Tra i tanti argomenti previsti: gli scavi alla ricerca della Porta Nord (12 febbraio), la monetazione di Leintinoi (23 febbraio), la città romana (12 marzo), un omaggio al filosofo-scrittore Manlio Sgalambro nato a Lentini (20 marzo), le relazioni internazionali di Leontinoi (9 aprile), Caravaggio in Sicilia (18 maggio), l’alleanza con Rhegian (25 maggio), la ricostruzione dopo il terremoto del 1693 (8 giugno), il lago biviere di Lentini (22 ottobre), un incontro con il filosofo Umberto Galimberti (9 novembre). Ma anche, soprattutto dall’estate in poi, performance di danza e di musica, recital di versi di Giacomo, serate a Palazzo Beneventano, gestito dalla fondazione Badia Lost & Found, vari appuntamenti con il Mercato della terra con le eccellenze produttive siciliane, visite guidate al parco archeologico, residenze di artista per l’arte contemporanea, l’ottava edizione del Lentini Art Festival a Villa Gorgia (26-27 luglio). Lentini inoltre attende per l’occasione l’esposizione in mostra del torso di Kouros, ritrovato nel suo territorio ma poi conservato a Siracusa, nel Museo archeologico Paolo Orsi, ricongiunto con una operazione di restauro, con la cosiddetta Testa Biscari, del Castello Ursino di Catania (ve ne abbiamo parlato qui). Per festeggiare la ricorrenza, sarà emesso un francobollo da Poste italiane, già approvato, probabilmente tra aprile e maggio, che raffigura il tetradramma greco di Leontinoi, ovvero una moneta della Grecia arcaica del valore di quattro dracme, con raffigurati il Leone di Eracle e il mito di Demetra, con grafica di Cristian Vecchio. Il logo di Leontinoi 2021, invece, è di Lorenzo Di Mauro. L’anniversario offre un’altra importante opportunità per i due centri confinanti. “Finalmente – dice Saverio Bosco, sindaco di Lentini – le due città stanno abbattendo le barriere che ci hanno tenuti lontani. Ciò accade nel periodo più difficile, che va affrontato ripartendo dalla cultura, il racconto della storia della nostra comunità. Una semina per raccogliere i frutti quando quest’incubo sarà finito”. Aggiunge il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio: “Ogni comunità non ha futuro se non riparte dalla propria storia e i tempi sono maturi perché le nostre due comunità possano superare differenze e difficoltà”.