Le finestre di Villa Zito s’illuminano d’arte
Le opere dei grandi pittori siciliani di Ottocento e Novecento diventano videoinstallazioni da ammirare a distanza durante le feste di Natale
di Redazione
19 Dicembre 2020
Le opere dei grandi artisti siciliani di Ottocento e Novecento diventano videoinstallazioni che scorrono sulle finestre di Villa Zito, a Palermo. Vedute cittadine, paesaggi rurali e il mare sono solo alcuni dei soggetti in collezione permanente che fino al prossimo 4 gennaio diventano grandi installazioni luminose create ad hoc per essere ammirate a distanza tutto il giorno e tutta la notte durante le feste di Natale: cinque finestre del primo piano e altre cinque del secondo sono state aperte e sigillate con dei plexiglass per offrire alla città il passaggio dinamico di opere che raccontano la Sicilia tra scorci di Palermo in chiave autunnale, assolati paesaggi di campagna, marine liquide e l’Etna in piena eruzione.
Allestite in una versione digitale e animata su dei ledwall di grande formato, sono 24 le opere del progetto “La cosmesi dell’immaginario: rinascere dalla bellezza” che scorrono di finestra in finestra per essere godute dall’esterno e da una distanza significativa mentre l’edificio monumentale sede di Fondazione Sicilia resta illuminato per una fruizione ottimale: un’operazione che mescola le correnti artistiche presenti sull’Isola tra l’Ottocento e il Novecento alle nuove tecnologie per regalare bellezza e arte a chi si trova a passare durante il periodo delle Feste permettendo all’arte di uscire dallo scenario istituzionale e diventare pubblicamente godibile dal tratto di via Libertà che si trova tra via Di Marzo e via Notarbartolo.La curatela è di Civita Sicilia che ha lavorato a un concept che include una selezione di opere dei più illustri rappresentanti del paesaggio siciliano, dal vedutismo al “ladro del sole” Francesco Lojacono, ad Antonino Leto, pittore dei successi della famiglia Florio, a Ettore De Maria Bergler al crepuscolare Michele Catti, fino ad arrivare al Secolo breve col Novecento siciliano di Pippo Rizzo e Renato Guttuso. L’elaborazione e la digitalizzazione sono invece a cura di Gstudio Adv.“Abbiamo voluto condividere con la città di Palermo e con le persone che qui sono di passaggio almeno un po’ della bellezza custodita nelle sale espositive di Villa Zito che, come tutti gli spazi culturali del mondo, è negato alla fruizione del pubblico a causa dell’episodio pandemico – commenta Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione – . Abbiamo voluto aprire una finestra reale e metaforica sulla cultura in un momento di particolare difficoltà, di distanza, di solitudine che mai dovrebbe caratterizzare le feste di Natale. Nel rispettoso sacrificio che è doveroso affrontare oggi, Fondazione Sicilia ha voluto dare un segnale di resistenza con l’offerta di un piccolo momento di gioia, permettendo all’arte di uscire dai suoi spazi canonici e assottigliare ancora di più quella distanza tra istituzione e pubblico”.