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Lo scultore Richard Deacon a Palermo, onorificenza e seminario all’Accademia di Belle Arti

L'artista terrà una lectio magistralis l’11 giugno al Cinema De Seta, ai Cantieri Culturali alla Zisa. L'evento è parte di un più ampio progetto, promosso dal Dipartimento Arti Visive e curato dai professori Daniela Bigi e Daniele Franzella, che prevede anche un simposio di una settimana con dieci studenti

di Redazione

3 Giugno 2024

L’Accademia di Belle Arti di Palermo ospita dal 5 all’11 giugno il celebre artista britannico Richard Deacon, al quale conferisce l’onorificenza di Accademico d’Onore per l’alto valore della ricerca che ha condotto nell’ambito della scultura e per la coerenza metodologica e di intenti con la quale ha affrontato il ruolo di artista e di docente nel corso della sua lunga carriera. Scultore tra i più riconosciuti a livello internazionale, insignito del prestigioso Turner Prize nel 1987, Richard Deacon, su invito dell’Accademia di Belle Arti, trascorrerà alcuni giorni a Palermo lavorando insieme a un gruppo di studenti e terrà una Lectio Magistralis rivolta a tutta la comunità artistica l’11 giugno, alle 10.30, al Cinema De Seta, ai Cantieri Culturali alla Zisa, alla quale seguirà il conferimento dell’onorificenza di Accademico d’Onore da parte del Direttore, Prof. Umberto De Paola.

La Lectio e il conferimento dell’onorificenza sono parte di un più ampio progetto – promosso dal Dipartimento Arti Visive e curato dai professori Daniela Bigi e Daniele Franzella – che prevede anche un seminario di una settimana con dieci studenti.

“How Much Does Your Mind Weigh”, di Richard Deacon

Su richiesta dell’artista, questo tavolo progettuale e di discussione coinvolgerà figure dai profili formativi differenti, dalla scultura all’audio-video, dalla pittura alla decorazione, dai linguaggi sperimentali alla grafica d’arte, dall’animazione alla didattica dell’arte. Pur operando nell’ambito della scultura, infatti, Deacon ha sempre lavorato nei termini di una continua sperimentazione, sia sul piano delle tecniche, sia dal punto di vista dello studio e della manipolazione dei materiali, o ancora, nella relazione con lo spazio e le sue possibili semantiche, e nella dimensione teorica e della scrittura. Riunire, quindi, intorno allo stesso tavolo studenti provenienti da vari percorsi accademici ben restituisce la sua visione complessa del fare arte, e insieme l’idea della condivisione multidisciplinare con la quale sovente egli stesso porta a compimento le sue sculture.

La pratica scultorea di Deacon – che preferisce definirsi fabricator piuttosto che scultore in senso stretto – prende avvio da un rapporto vitale con gli oggetti e con la concretezza del quotidiano, e fin dalle prime prove giovanili si è nutrita di un saldo approccio concettuale nonché di una acuta riflessione sul linguaggio, oltre che di uno sguardo sensibile sul passato e di una postura etica rivolta tanto alla comprensione del presente quanto al pensiero del futuro.

Impegnato in progetti in cui fa convivere valore artigianale e sofisticate tecniche ingegneristiche, muovendosi all’interno di una vasta gamma di materiali – dal legno laminato all’acciaio, dall’argilla ai policarbonati, dai tessuti al cartone e molto altro – Deacon realizza sculture capaci di rispondere a differenti scale, da quella domestica e museale a quella urbana e ambientale, coinvolgendo lo spettatore in un processo dialogico che trova spesso il fulcro, o il motore, in un’idea di vuoto che fa da nucleo generativo, fisico e simbolico, delle sue articolate strutture. Le sue forme complesse, di grande impatto percettivo e di forte presenza estetica, sfuggono ai significati più immediati, costringono a fermarsi, a pensare, a interrogarsi, e magari, come è stato scritto in più occasioni, anche a sognare.

Invitato ai più prestigiosi appuntamenti della scena internazionale, insignito di premi di grande rilevanza e incaricato della realizzazione di importanti opere pubbliche, Deacon ha dedicato molto tempo anche all’insegnamento, prima in diverse istituzioni britanniche poi, per molti anni, presso l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi e presso la Kunstakademie di Düsseldorf.

Richard Deacon, “Blind, Deaf and Dumb A”

“L’arte è sempre principio di trasformazione, della materia, del territorio, dell’anima. Questa attenzione all’arte e all’ingegno per il cambiamento – dichiara il direttore dell’Accademia Umberto De Paola – è in parte la nostra politica culturale. Premiare Deacon, che ha fatto dell’indagine sui confini della materia e della sua trasformazione il perno della sua ricerca artistica, rispecchia questa idea e la sostiene. Dopo Kentridge e l’omaggio alla memoria a Scaldati, di nuovo la forza del cambiamento che si fa progetto di vita e orizzonte di questa Istituzione”.

“Il conferimento del titolo di accademico d’onore a un prestigioso artista contemporaneo di rilievo internazionale, quale è Richard Deacon – ribadisce il presidente, avvocato Leonardo Di Franco – conferma l’impegno dell’Accademia di Belle Arti di Palermo nella ricerca e nell’apertura del dialogo e della formazione artistica ai massimi livelli, e si pone come punto di riferimento sul territorio nel tentativo di offrire – parafrasando lo stesso Deacon – una visione del mondo attraverso il modo in cui è costruito e le forme in cui si manifesta”.

“Dal canto nostro – affermano Daniela Bigi e Daniele Franzella, curatori del progetto – portare nelle aule Richard Deacon significa ragionare sul valore dello spingersi al limite, dello spostare il baricentro delle certezze, dell’assecondare l’irrequietezza del pensiero, l’istanza di conoscenza, la necessità del dialogo sempre vivo con il mondo. Significa ribadire la centralità del laboratorio come luogo del pensiero e al contempo come habitat ideale per un fare sperimentale, tra fisicità processuale, teoria, ricerca metodologica, profondità storica e impegno etico”.