Musica senza confini: Rosa Balistreri piace a Thom Yorke

Un brano della cantautrice siciliana è stato inserito tra quelli più amati dal polistrumentista e voce solista dei Radiohead

di Ruggero Altavilla

5 Giugno 2020

Il suo canto è patrimonio della Sicilia. A trent’anni dalla morte, la voce vibrante e appassionata di Rosa Balistreri continua a emozionare. Ma probabilmente neanche la cantautrice licatese avrebbe potuto immaginare di entrare a far parte della personale playlist di un gigante della musica internazionale come Thom Yorke, polistrumentista e voce solista dei Radiohead. Al 41esimo posto dei cento brani scelti dal musicista, tra musiche che spaziano da Duke Ellington e Ella Fitzgerald, fino a Joao Gilberto, Ryuichi Sakamoto e i Rem, c’è anche “Ciuriddi di lu chianu”, canzone interpretata da Rosa Balistreri, composta insieme a Gianni Belfiore.

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Rosa Balistreri

Thom Yorke è stato invitato dalla Sonos a compilare una playlist, la prima delle tre che il cantante dei Radiohead preparerà per il nuovo canale radio dell’azienda di elettronica. “Ho pensato che potreste trovare interessanti i brani che ho messo insieme per il mio primo Sonos Radio mix”, ha scritto York, condividendo la playlist sui social. Così tra mostri sacri della musica, spunta anche la storica cantastorie e chitarrista siciliana, forse anche un omaggio alla terra dell’attuale compagna di York, l’attrice palermitana Dajana Roncione.
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Thom Yorke

“Si può fare politica e protestare in mille modi, io canto. Ma non sono una cantante, sono diversa, diciamo che sono un’attivista che fa comizi con la chitarra”. Queste le parole di Rosa Balistreri, che suonano come un manifesto della sua parabola artistica, suggellata dall’iscrizione, qualche anno fa, nel registro delle “Eredità immateriali della Sicilia”, al capitolo “Libro delle pratiche espressive e dei repertori orali”. Rosa Balistreri – si legge nella motivazione con la quale è stata accolta la richiesta a suo tempo avanzata dallo stesso commissario straordinario dell’ente – “ha rappresentato magistralmente le asprezze di una terra difficile elevando le difficoltà di una situazione soggettiva a condizione umana collettiva, tanto che è riuscita a farsi apprezzare ben oltre i confini dell’Isola e ricevendo validi riconoscimenti”.Anticonformista per natura, la cantautrice licatese ha recuperato testi arcaici della tradizione popolare siciliana, reinterpretandoli, toccando temi scottanti con coraggio per l’epoca che, tutt’oggi, sono di estrema attualità: gli intrecci tra mafia e chiesa, la solitudine e il dolore dei detenuti, la violenza sulle donne e il femminicidio, il razzismo della classe borghese, l’esaltazione del brigante rivoluzionario e le donne-madri. Tutti temi ispirati alla Sicilia, terra a cui fu profondamente legata e di cui ha raccontato le sorti, rileggendo le contraddizioni specifiche di un luogo in chiave universale. Come solo i grandi poeti sanno fare.Ecco la playlist di Thom York, al 41esimo posto il brano di Rosa Balistreri