Rosa Balistreri
La cantante folk siciliana fu per un periodo sacrestana e custode di Santa Maria degli Agonizzanti, nel centro storico di Palermo. Giorni travagliati prima di raggiungere Firenze, dove scoprì la propria vocazione artistica
Un brano della cantautrice siciliana è stato inserito tra quelli più amati dal polistrumentista e voce solista dei Radiohead
“Ciatu di lu me cori”: una delle più belle canzoni di Rosa Balistreri diventa un regalo prezioso del soprano Desirée Rancatore e una vera dichiarazione d’amore per il marito, Alessandro Cirrito - oggi primo clarinetto della Sinfonica e in precedenza alla Ulster Orchestra di Belfast - che la accompagna in questo arrangiamento del tutto inedito, di “Cu ti lu dissi”, firmato da Alberto Maniaci: è infatti la prima volta che questo brano viene eseguito per voce e clarinetto.
L’artista originaria di Licata è stata iscritta nel registro delle “Eredità immateriali della Sicilia”, destino singolare per una dal temperamento anarchico
Ha iniziato a 9 anni e non ha più smesso, fino al premio Lauzi arrivato per una canzone in dialetto palermitano. “Adoro Palermo, la Sicilia e Rosa Balistreri”
Intervista al puparo palermitano: "Mi sono fatto un regalo". È in questo luogo mitico che secondo la leggenda, o il canto antico dell’Ariosto, avvenne l‘atroce battaglia in cui perirono trecento paladini