Riccardo Muti diventa palermitano e lancia un appello per la cultura
Cittadinanza onoraria al direttore d’orchestra, in questi giorni nel capoluogo per dirigere il Requiem di Verdi al Teatro Massimo
di Marco Russo
26 Marzo 2021
Avrebbe dovuto dirigere il Requiem di Verdi davanti a una sala gremita di pubblico, ma lo farà in un teatro vuoto. Poi la registrazione andrà in streaming, dove ormai da troppo tempo, musica e teatro sono di casa. Riccardo Muti da domani sarà cittadino palermitano. Il maestro napoletano, in questi giorni nel capoluogo, è tornato dopo 50 anni al Teatro Massimo e, per l’occasione, il sindaco Leoluca Orlando gli conferirà la cittadinanza onoraria il 27 marzo, nel corso di una cerimonia in diretta streaming, alle 11,30, da Palazzo delle Aquile.
Il soggiorno palermitano del maestro è un susseguirsi di prove e concerti. Il 21 ha diretto la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, nella Terza di Schubert e la Nona di Dvořák, concerto che sarà trasmesso in streaming sulla web tv del Massimo, domenica 28 marzo alle 11,30. Domani è il giorno dell’esecuzione del Requiem con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo (ancora da definire la data della trasmissione in streaming) e, sempre domani, alle 10 incontrerà e dirigerà i giovani della Kids Orchestra. “Riccardo Muti – fanno sapere dal Teatro Massimo – sta preparando il Requiem di Verdi in un clima straordinario di lavoro, tanto che sta discutendo per il suo ritorno sul podio del Massimo nei prossimi anni con un’opera”.Da vero fan di Federico II, Muti ha visitato la tomba dell’imperatore in Cattedrale, e da Palermo ha lanciato un appello per salvare i teatri e la cultura, durante un videocollegamento a “Sud – Progetti per ripartire”, la due giorni organizzata dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. “Attendiamo giustizia per quello che riguarda il mondo della musica, dei teatri – ha detto il maestro – . Sto parlando da uno dei più bei teatri del mondo, il Teatro Massimo, dove c’è un’eccellente orchestra, un eccellente coro, eccellenti tecnici. È un’eccellenza italiana. Nel Sud ci sono uomini del teatro e della musica molto preparati che vengono messi da parte perché c’è poca attenzione per il mondo della cultura”.“Faccio un appello per i nostri teatri, i nostri musicisti che sono il vanto dell’Italia nel mondo ma che oggi piangono per una situazione che non sto qui a sottolineare – ha proseguito Muti – . Chi pensa, per esempio, alle bande che sono un vanto dell’Italia meridionale? Ragazze e ragazzi che oggi sono letteralmente alla fame. Non si dà nessuna importanza a quelle istituzioni musicali, e mi riferisco in questo caso alle bande, che sono state il veicolo della cultura operistica nel nostro Paese per cui i nostri vecchi erano in grado di cantare la Norma o il Rigoletto per averla sentita nelle strade queste bande oggi completamente abbandonate”.“Ci sono regioni di questa Italia musicale dove non c’è un’orchestra, dove non c’è un teatro. Non dimentichiamo che una gloria del nostro passato e che ci fa rispettare nel mondo è dovuta ai musicisti, ai ballerini, ai coristi, ai tecnici. Istituzioni – conclude Muti – che hanno fatto grande l’Italia nel mondo sono abbandonate. Questa è una vergogna per noi”.Il concerto con l’Orchestra Giovanile Cherubini resterà disponibile per trenta giorni sulla webTv del Teatro Massimo, ma anche su Ansa.it, grazie alla partnership con l’agenzia, nell’ambito del progetto “Ansa per la Cultura”, e su ravennafestival.live. La cerimonia di conferimento della cittadinanza sarà trasmessa in diretta streaming sul sito del Comune di Palermo (www.comune.palermo.it) e sulla WebTv del Teatro Massimo (https://www.teatromassimo.it/teatro-massimo-tv-567/)